Amianto ed inquinamento contro discariche abusive e rifiuti tossici. La dicotomia Nord-Sud e Sud-Terra dei fuochi, con maggiori casi di tumore al Sud piuttosto che al Nord, viene totalmente smentita dagli ultimi dati su “I numeri del cancro in Italia, 2015”. I risultati dello studio condotto dall’Aiom e dall’Airtum, con la prefazione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sono schiaccianti. Nonostante la polemica sulla terra dei fuochi e le discariche a cielo aperto, il Nord Italia ha comunque una maggiore incidenza di tumori, nonché un tasso di mortalità di gran lunga maggiore rispetto al Sud e alle Isole.
Secondo quanto emerso dal report di Aiom e Airtum, che ha stimato un numero di persone viventi per le precedenti diagnosi per le neoplasie che interessava oltre 100.000 soggetti (per ciascuna regione italiana e per tutti i tumori) in Piemonte, ad esempio, si sono registrati 234.412 casi su un totale di 2.587.347 su scala nazionale. Di questi ultimi, le regioni del sud sono agli ultimi posti della classifica con 178.030 per la Campania, 136.608 per la Puglia, 20.787 in Basilicata, 168.727 in Sicilia, 57.728 in Sardegna e per la Calabria 66.998.
Se è vero che al Sud i rifiuti tossici seppelliti dalla camorra hanno aumentato l’incidenza di determinati tipi di tumori, è pur vero che le ragioni di questa differenza vanno ricercate dal punto di vista storico. L’industrializzazione sviluppatasi maggiormente al Nord nei secoli, ha comportato un elevato tasso di inquinamento. D’altronde non c’è da stupirsene. Gli allarmi vengono richiamati spesso alla cronaca dai livelli massimi di polveri sottili presenti nell’aria, che lo scorso inverno hanno causato un massiccio blocco del traffico, soprattutto tra Roma e Milano. Per non parlare del problema dell’amianto. Insomma ad ognuno il suo.
I dati, basati sulla residenza, mostrano una prevalenza di pazienti oncologici pari al 4-5% al Nord rispetto al 2-3% del centro sud. Ad essersi sviluppati maggiormente al sud sono i tumori alle vie biliari, del Sarcoma di Kaposi (un tumore delle cellule che ricoprono l’interno dei vasi sanguigni o linfatici) e della tiroide, mentre risultano particolarmente prevalenti al Nord il tumore della mammella femminile (2% al Centro-Nord; 1,2% al Sud ) il tumore del colon retto (0,6% al Centro-Nord, 0,3% al sud) e della prostata (1% al centro-nord; 0,4% al sud). Per quanto riguarda gli altri tumori invece, il tasso di incidenza è circa il doppio al Nord rispetto al Sud per i tumori all’esofago, melanoma, rene e vie urinarie.
Mortalità
Dai dati rilevati la sopravvivenza per tumore in Italia è maggiore o pari rispetto all’Europa. E se è vero che si conferma un andamento della riduzione della mortalità, è anche vero che la rilevanza del tumore è direttamente proporzionale all’allungamento della vita.
Qual è la relazione tra tumore e ambiente? A questa domanda risponde il dottor Stefano Giordani, specialista in oncologia clinica: «La salute di un individuo dipende strettamente dal suo rapporto con l’ambiente. Le malattie ed i tumori in particolare, dipendono da quello che mangiamo, da quello che respiriamo, e da come ci muoviamo e rapportiamo con l’ambiente. Quindi una persona che ha avuto una malattia grave come un tumore, sicuramente deve vivere in un ambiente sano, mangiare cibi sani, muoversi ed avere una rete di relazioni che lo supporti. Quindi l’ambiente è tutto».
Facciamo un passo indietro e un po’ di chiarezza. Che cos’è il cancro? Quali sono i principali fattori di rischio? Si può prevenire? Il cancro è causato dalla crescita incontrollata delle cellule, esso può esser denotato da fattori interni ed esterni. I fattori interni non sono modificabili, mentre quelli esterni si. Tra i principali fattori di rischio vi sono il fumo, l’alimentazione e l’ambiente.
Gli specialisti sono d’accordo sull’importanza di una dieta equilibrata che in molti riconoscono in quella mediterranea. “Se noi riuscissimo a modificare il tipo di alimentazione e ad eliminare il fumo – afferma il dottor Domenico Francesco, medico oncologo – tutti i tumori calerebbero del 65% ed in particolar modo calerebbero i tumori importanti. Tutti dovrebbero fare la dieta mediterranea, inserendo frutta e verdura. Fare molta attività fisica che nella piramide alimentare è alla base, ovvero nella parte più ampia, non mangiare tanta carne, stare attenti alla carne processata, usare i condimenti vegetali, quindi eliminando totalmente burro e strutto, prediligendo l’olio d’oliva”.