L’ Agenzia Europea del Farmaco autorizza il vaccino di AstraZeneca, ma i dati raccolti sugli over 65 sono ancora pochi.
Il punto di vista scientifico
A causa dei ritardi annunciati da Pfizer nella distribuzione del siero, le autorità di regolamentazione dell’UE hanno raccomandato l’uso del vaccino anti Covid-19 di AstraZeneca. Ma forti contrasti sulla fasce di età su cui tale vaccino può essere utilizzato sono tutt’oggi ancora in corso.
Così, se l’autorità di regolamentazione dei farmaci dell’UE autorizza il vaccino di AstraZeneca per gli adulti di tutte le fasce d’età, in Germania sono state sollevate domande sull’efficacia di tale vaccino. Sviluppato con l’Università di Oxford, sembra poco efficace nella protezione delle persone anziane a causa della mancanza di dati. In particolare, negli studi AstraZeneca, solo il 12% di coloro che vi hanno preso parte aveva più di 55 anni. Quindi i dati risultano essere insufficienti per gli over 65.
Giovedì, una bozza di raccomandazione del comitato consultivo tedesco per la vaccinazione ha affermato tale vaccino dovrebbe attualmente essere somministrato solo a persone di età compresa tra 18 e 64 anni. L’EMA, ha giustificato la totale approvazione a tutte le fasce di età poiché durante gli studi è stata osservata una risposta immunitaria, nonostante un’efficacia complessiva di circa il 60%.
Nel frattempo, nonostante la Public Health England abbia rassicurato la FDA americana circa i dettagli sulla risposta immunitaria per coloro che hanno superato i 65 anni, è ancora in corso uno studio separato per testare il vaccino Astra Zeneca negli Stati Uniti.
Il punto di vista politico
La disputa tra le varie case farmaceutiche e l’UE circa la scarsità di vaccini nel blocco, ha portato la Commissione europea ad attivare il “meccanismo di trasparenza delle esportazioni di vaccini”, che sarà utilizzato fino alla fine di marzo per controllare le spedizioni degli stessi verso paesi non UE, in particolare il Regno Unito, sede di AstraZeneca, e per garantire che qualsiasi azienda esportatrice con sede nell’Unione europea presenti prima i suoi piani alle autorità nazionali.
In particolare l’Europa, lungi dal creare inutili dissapori con la Gran Bretagna, ha però evidenziato che se i vaccini prodotti in UK da AstraZeneca non verranno inviati all’Unione Europea come previsto, l’accesso del Regno Unito a ulteriori forniture, in particolare a Pfizer, di fabbricazione belga, potrebbe avere luogo.
Così, mentre EMA ha già autorizzato i vaccini Pfizer (tornati in pieno regime di produzione) e Moderna per tutti gli adulti, Bruxelles accusa AstraZeneca di problemi di produzione e consegna, in favore del Regno Unito. Le dosi iniziali previste di 80 milioni sono infatti state ridotte a 31 milioni.
Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha evidenziato come il contratto con AstraZeneca conteneva ordini vincolanti, con la conseguente minaccia di un’azione legale da parte del blocco europeo per garantire le scorte di vaccino anti Covid-19. L’amministratore delegato di AstraZeneca, Pascal Soriot, ha però affermato che la società sta lavorando 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per aumentare la capacità di distribuzione del vaccino all’interno dell’Unione Europea.