Italiani “popolo di poeti, artisti, eroi, pensatori, scienziati, navigatori, trasmigratori”. Ma non di sportivi. Secondo una recente pubblicazione dell’Eurostat, che si riferisce all’anno 2014, nel Vecchio Continente un cittadino su due pratica sport, mentre nel Belpaese, complice forze anche la pigrizia italiana, sono meno del 18% le persone che dedicano tempo all’attività fisica.
Mentre quasi la metà (49,8%) della popolazione di età superiore ai 18 anni nell’Unione europea (UE) non ha mai praticato sport, quasi un terzo (29,9%) ha trascorso almeno due ore e mezzo a settimana di tempo libero facendo attività fisica nel 2014.
La percentuale di coloro che esercitano per almeno due ore e mezzo a settimana è più alta negli uomini (34,5%) rispetto alle donne (25,6%). Mentre la percentuale di tempo dedicata agli esercizi tende a diminuire con l’età, il dato aumenta proporzionalmente al grado d’istruzione dei cittadini. Nel complesso in Europa, il 40,5% delle persone altamente istruite impegnano almeno due ore e mezza a settimana in attività fisica, rispetto al 19,2% di quelli con hanno un basso livello di istruzione.
Due ore e mezza a settimana di moderata intensità per l’attività fisica rappresentano il livello minimo di attività fisica raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per gli adulti di età superiore ai 18 anni.
Dando uno sguardo ai dati si scopre che i paesi del nord Europa sono quelli in cui si fa più sport: in Finlandia a praticarlo è il 54,1% dei cittadini, a seguire Danimarca (53,4%), Svezia (53,1%), Austria (49,8%) e Germania (47,3%). All’estremità opposta della scala, Romania (7,5%) e Bulgaria (9,0%) hanno registrato le percentuali più basse mentre l’Italia è 21sima in questa speciale classifica con appena il 18% degli individui che dedica settimanalmente tempo all’attività fisica.
@PiccininDaniele