a cura di Sara Novello
Un tipo di terapia a sostegno del sistema immunitario chiamata del “checkpoint blockade” sta dando speranza a coloro che combattono un tumore tra i più feroci: il melanoma diffuso alla regione celebrale. I medici statunitensi che trattano i pazienti con metastasi cerebrali da melanoma hanno riscontrato notevoli miglioramenti nella sopravvivenza dati dall’immunoterapia. “La nuova ricerca fornisce informazioni per supportare le osservazioni cliniche individuali”, ha dichiarato il dottor Ellis, neurochirurgo al Lenox Hill Hospital di New York City.
Ricerca e studi clinici
La nuova ricerca è stata guidata dal dottor J. Bryan Lorgulescu, presso il Brigham and Women’s Hospital / Harvard Medical School di Boston. Nella maggior parte dei casi il cancro della pelle viene rilevato precocemente e guarisce tramite un intervento chirurgico. Ma a volte il tumore può diffondersi anche al cervello. Nella sua analisi, il gruppo di Lorgulescu ha monitorato i risultati di 2.753 pazienti affetti da melanoma metastatico al cervello. Lo studio ha evidenziato che il trattamento immunoterapico è associato a un aumento del tasso di sopravvivenza globale a quattro anni, ciò significa che poco più del 28% dei pazienti che hanno ottenuto l’immunoterapia è sopravvissuto per almeno quattro anni rispetto a circa l’11% che non ha ricevuto la terapia. I ricercatori hanno notato che i benefici di sopravvivenza erano maggiori per quei pazienti il cui melanoma non si era ancora diffuso, oltre il cervello, a organi come il fegato o i polmoni. “I nostri risultati si basano sul successo rivoluzionario degli studi clinici di immunoterapia con checkpoint blockade per il melanoma avanzato e dimostrano che i loro sostanziali benefici di sopravvivenza si estendono anche ai pazienti con melanoma con metastasi cerebrali”, ha spiegato Lorgulescu in un comunicato stampa dal Brigham and Women’s Hospital. Ad oggi il gruppo di ricerca ha evidenziato come i melanomi avanzati sono la terza causa di cancro al cervello metastatico, a livello globale.
Da dove deriva il melanoma con metastasi celebrale
La prognosi di melanoma con metastasi cerebrale dipende dal tipo di tumore che ha generato metastasi. La neoplasia che maggiormente ne determina l’insorgenza è il melanoma stesso, ma anche il tumore al polmone, alla mammella. al colon e al rene. Purtroppo, la prognosi di melanoma con metastasi cerebrali riguarda circa un decimo dei malati di una patologia tumorale sistemica. Il melanoma o tumore della pelle è tra i tumori più aggressivi e, una volta che si sono sviluppate metastasi al cervello, la sopravvivenza dei pazienti è molto breve: in media 4 mesi. Nonostante le continue ricerche, a oggi gli interventi disponibili sono di utilità limitata per questo motivo la classe medica consiglia di porre particolare attenzione alla protezione della pelle.
Cos’é l’mmunoperapia
L’immunoterapia è stata approvata dalla Food and Drug Administration negli Stati Uniti già nel 2011 e a oggi viene ulteriormente indagata per scoprire nuove terapie contro tumori metastatici di questa portata. Nella immunoterapia gli agenti di blocco non sono chemioterapici, essi non agiscono direttamente sulle cellule tumorali ma manipolano il sistema immunitario del paziente in modo che sia proprio quest’ultimo a colpire e distruggere le cellule del melanoma.