a cura di Sara Novello
L’allarme Legionella preoccupa l’Italia. Si teme, infatti, un’epidemia diffusa alle porte di Milano, a Bresso, dove nelle scorse settimane si sono registrati tre morti e 46 casi di contagio accertati, in particolare tra le persone anziane. In quella zona già nel 2014 si erano registrati casi di contagio ed anche un morto.
Cos’è la Legionellosi
Identificata per la prima volta nel 1976 la Legionellosi, detta anche malattia dei legionari, è un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila. E’ un batterio presente negli ambienti naturali quali acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, ecc. e da questi raggiunge quelli artificiali come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici dove, potenzialmente, assume carattere amplificatore e disseminatore del microrganismo generando una potenziale situazione di rischio per la salute umana.
I dati della presenza in Italia
Secondo i dati contenuti nel rapporto annuale sulla legionellosi in Italia, all’Istituto Superiore di Sanità nel 2015 sono pervenute complessivamente 1569 schede di sorveglianza relative ad altrettanti casi di legionellosi. Il 78% dei casi è stato notificato da 6 Regioni (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Piemonte), il 22% è stato notificato dalle rimanenti 14 Regioni e Province Autonome.
Dei 1569 casi notificati, il 12,7% aveva pernottato almeno una notte in luoghi diversi dall’abitazione abituale (alberghi, campeggi, navi, abitazioni private), il 5,3% erano stati ricoverati in ospedale, mentre il 2,4% erano residenti in case di riposo per anziani o in residenze sanitarie assistenziali o strutture di riabilitazione.
L’esito della malattia è noto per il 45,5% dei pazienti; di questi, nell’88,4% dei casi è stata segnalata guarigione o miglioramento, mentre nel 11,6% dei casi il paziente è deceduto. La letalità totale, quindi, è pari a 9,5%. In tutti i casi diagnosticati tramite esame colturale l’agente eziologico responsabile della patologia è stato Legionella pneumophila sierogruppo 1.
La prevenzione
Il tema della prevenzione della legionellosi costituisce da tempo un fondamentale obiettivo di salute pubblica da parte del ministero della Salute partendo dalle Linee guida elaborate nel 2000 e l’aggiornamento del 2015. Ai sensi della normativa vigente in Italia sul fenomeno della Legionella è necessario rispettare una serie di obblighi tra cui la redazione del Registro Autocontrollo Legionella in caso di attività e settori specifici. Le linee guida hanno previsto una serie di obblighi riguardo alla valutazione, gestione e comunicazione del rischio di Legionella. Tali obblighi sono stati introdotti per alcune categorie di attività specifiche considerate più a rischio di altre a causa delle dimensione degli impianti e della tipologia e quantità di utenti che le frequentano. Il Registro di Autocontrollo della Legionella è un documento complementare al DVR (Documento di Valutazione del Rischio) e va redatto per tenere costantemente sotto controllo gli impianti idrici e/o aeraulici delle strutture più a rischio tenendo traccia di tutti gli interventi di bonifica e manutenzione effettuati nel tempo.
Un punto fondamentale per una corretta prevenzione della Legionella è il tempo di azione
Infatti, una volta accertata la presenza di contaminazione rilevante all’interno degli impianti oggetto di verifica, fra l’arrivo dei referti di laboratorio e l’attuazione del piano di bonifica deve passare il minor tempo possibile. L’analisi microbiologica rappresenta, generalmente, il primo passo per la valutazione del rischio degli impianti idrici di una struttura. Analizzare l’eventuale presenza di batteri Legionella in una struttura permette di avere informazioni dirette e precise sull’effettiva contaminazione delle acque degli impianti. La programmazione periodica di campagne di monitoraggio microbiologico e di interventi di disinfezione dei vari elementi impiantistici, rappresentano lo strumento di prevenzione ottimale per contenere le contaminazioni microbiche degli impianti.
Come si diffonde
Anche se è possibile contrarre la malattia dai sistemi idraulici casalinghi, la maggior parte delle epidemie si sono verificate in grandi edifici, forse perché i sistemi complessi e molto ampli sono più difficili da pulire e permettono ai batteri di crescere e diffondersi più facilmente. L’inalazione di gocce d’acqua microscopiche contenenti batteri di Legionella è la via principale d’infezione. Il batterio potrebbe depositarsi nello spruzzo di doccia, rubinetto o idromassaggio, acqua dispersa attraverso il sistema di ventilazione di un grande edificio, fontane decorative, piscine etc.
Come identificare il batterio
Quando non trattata in modo efficace e tempestivo, la legionellosi può essere fatale, soprattutto se il sistema immunitario è indebolito da malattie o da farmaci. Per identificare rapidamente la presenza di batteri di legionella è possibile effettuare un test che ricerca gli antigeni legionella nelle urine. È inoltre possibile effettuare altre indagini come esami del sangue, radiografia del torace, che mostra l’estensione dell’infezione nei polmoni, studio di un campione dell’espettorato o del tessuto polmonare, puntura lombare se il paziente presenta sintomi neurologici. La diagnosi tempestiva e il trattamento per la legionellosi sono indispensabili per evitare complicazioni irreparabili, soprattutto nei soggetti ad alto rischio.