La medicina tradizionale costituisce una risorsa. E’ innegabile un crescente ricorso nei Paesi occidentali a terapie alternative e complementari. Per dare un’idea di quale sia la loro diffusione al di fuori dei paesi di origine, basti pensare che su 129 stati presi in esame dall’Oms, l’80% riconosce l’impiego dell’agopuntura. Ma non è tutto oro ciò che luccica. Nel 2013, proprio l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha pubblicato un documento strategico per il periodo 2014-2023, volto a regolamentare e a promuovere l’integrazione delle medicine tradizionali e complementari (MT&C) all’interno dei sistemi sanitari nazionali. In molti Paesi, infatti, i sistemi di medicina tradizionale rappresentano l’unica fonte di cura a cui ha accesso la maggior parte della popolazione.
Come ha dichiarato il direttore generale dell’’Oms, Margaret Chan, “le medicine tradizionali, di cui siano comprovate qualità, sicurezza ed efficacia, contribuiscono all’obiettivo di garantire a tutte le popolazioni l’accesso alle cure. Per molti milioni di persone le piante medicinali, i trattamenti tradizionali e i professionisti tradizionali sono la principale, e a volte l’unica, fonte di assistenza sanitaria. Questa assistenza è in loco, disponibile ed economicamente accessibile oltre a essere culturalmente accettata e a raccogliere la fiducia di un gran numero di persone”. Inoltre, le medicine tradizionali e complementari, incentrandosi sulla persona nella sua globalità, sembrano suggerire una possibile risposta alle costose cure dovute “all’aumento inarrestabile delle malattie croniche e non trasmissibili”.
I pericoli della MT&C
L’Oms ha individuato i seguenti pericoli in cui si può incorrere nel ricorrere alle terapie alternative:
- l’uso di prodotti di scarsa qualità, adulterati o contraffatti
- Professionisti non qualificati.
- Diagnosi errata, diagnosi ritardata, o mancato utilizzo di trattamenti convenzionali efficaci.
- Divulgazione di informazioni ingannevoli o inaffidabili.
- Eventi avversi diretti, effetti collaterali o trattamenti con interazioni indesiderate.
Le proposte dell’Oms
La realizzazione degli obiettivi proposti dall’Oms, pertanto, passano attraverso il sostegno agli Stati membri affinché promuovano “la regolamentazione, la ricerca e l’integrazione delle pratiche e dei professionisti all’interno dei sistemi sanitari nazionali, laddove appropriato”. Al contempo è necessario individuare criteri per la formazione di personale qualificato e creare un sistema efficace per il controllo di qualità sulle medicine impiegate.
La medicina tradizionale indiana
La medicina Ayurvedica e il Siddha Veda sono tra i sistemi di medicina più antichi al mondo. Entrambi affondano le proprie radici nella mitologia indiana e preesistono ai primi testi di cui si ha conoscenza, per cui è impossibile datarne con certezza la nascita. Sono riconosciute dalla Oms come medicine tradizionali e si basano sulla necessità, per poter vivere in salute, di mantenere in equilibrio i tre Dosha, Vata, Pitta e Kapha, in cui qualcuno ravvisa una corrispondenza con sistema nervoso, endocrino e immunologico.
@SimonaRivelli