a cura di Sara Novello
In Italia interessa circa 3 milioni di uomini, di cui un 10% nella fascia di età tra 30-40 anni, 15% tra 40-50 anni e via di seguito fino a superare il 50% oltre i 70 anni. La cura delle cause sia mediche che psicologiche può essere, spesso e volentieri, insufficiente. Cosi dopo venti anni dall’arrivo del Viagra e delle sue complicate controindicazioni, oggi la novità per combattere la disfunzione erettile (DE) si applica sulla lingua e agisce in meno di un’ora per via transmucosa. Soprannominato “francobollo dell’ amore”, mira a risolvere il deficit erettile per i 3 milioni di italiani che ne soffrono con conseguenze devastanti sulla sfera affettiva e psicologica. La farmacovigilanza, però, avverte sul corretto uso di questi prodotti evidenziando come la prima causa di inefficacia di un farmaco risiede proprio nel suo sconsiderato utilizzo.
Le caratteristiche del problema
La disfunzione erettile o impotenza sessuale è l’impossibilità di ottenere o di mantenere un’erezione e tale deficit non permette di avere un rapporto sessuale completo e soddisfacente, con risvolti drammatici sulla vita di coppia e sulla propria autostima. Le cause mediche possono essere di vario tipo: patologie cardiovascolari, diabete, pressione alta, infarto, obesità, assunzione di farmaci di vario tipo, malattie del metabolismo, morbo di Parkinson, Alzheimer, eccessiva assunzione di alcool, fumo ma anche sedentarietà e stress.
Il più delle volte il disturbo non viene affrontato per la ritrosia degli uomini a parlarne anche con uno specialista il quale può identificare eventuali cause organiche o psicologiche e decidere gli esami da eseguire per trovare la soluzione. Ci sono diversi approcci terapeutici alla disfunzione erettile e sovente risulta efficace l’impiego di farmaci attivi per via orale sotto stretto controllo medico.
Gli effetti indesiderati di Viagra e Vivanza
L’Agenzia italiana del farmaco, nel lontano 2007, riprese un’indagine della Food and Drug Administration accendendo un faro sulla somministrazione degli inibitori selettivi della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5) sildenafil (Viagra), tadalafil (Cialis) e vardenafil (Vivanza), in pazienti che presentavano condizioni di comorbilità quali diabete e ipertensione, associando spesso una neuropatia ottica anteriore ischemica non arteritica (Naion). L’Agenzia statunitense, attualmente, sta valutando il rapporto di casualità fra il grave evento avverso e la somministrazione degli inibitori della PDE5 e precisa che la Naion non è una patologia infrequente in soggetti con fattori predisponenti aterosclerisi che assumono questo tipo di farmaci. Tra gli effetti indesiderati riportati nel Riassunto delle caratteristiche del prodotto (Rcp), i disturbi di tipo oculare sono descritti come lievi e transitori e comprendono principalmente alterazioni della percezione cromatica, offuscamento della vista, maggiore brillantezza della luce, dolore oculare. Sia il Viagra sia il Vivanza sono controindicati nei soggetti con retinite pigmentosa.
Nel database dell’Organizzazione mondiale della sanità sono presenti oltre 892 segnalazioni di eventi avversi oculari di diversa natura associati ai tre principi attivi: per alcune reazioni avverse il rapporto di casualità viene definito certo (alterazione della percezione cromatica e della luminosità, offuscamento della vista, iperemia congiuntivale, dolore oculare, fotofobia) per altre, tra cui 20 casi di neuropatia ottica ischemica, il nesso di casualità è ritenuto possibile (midriasi, emorragia subcongiuntivale, eventi vascolari a livello della retina). Tra tutte le segnalazioni fino ad ora registrate vi sono 82 casi di cecità correlati al sildenafil.
Le più recenti segnalazioni riferiscono di sette pazienti (età 50-69 anni) che hanno manifestato la sintomatologia tipica della NAION entro 36 ore dall’assunzione di sildenafil, in 6 soggetti la perdita della visione si è verificata entro 24 ore dall’impiego del farmaco, con coinvolgimento di entrambi gli occhi in un solo caso. Tutti i pazienti presentavano pre-esistente ipertensione, diabete, elevati livelli di colesterolo o iperlipidemia.
Il ‘francobollo dell’amore’
A venti anni dalla nascita del Viagra oggi si cerca di scacciare le condroindicazioni sopracitate grazie al nuovo farmaco soprannominato “francobollo dell’amore” la cui differenza principale con i prodotti tradizionali è data dal basso dosaggio, a parità di efficacia, vengono abbattuti in modo importante effetti collaterali come calore e rossore al volto, cefalea, mal di schiena, dolori muscolari e articolari.
Dunque una vera rivoluzione per il trattamento delle disfunzioni erettile, grazie anche ai diversi dosaggi disponibili che permettono di personalizzare la terapia (25, 50, 75 e 100 mg, in confezioni da 2 a 8 “francobolli”) con l’effetto assicurato di oltre un’ora dopo 30 minuti dallo scioglimento sulla lingua.
Benché le terapie per cercare di risolvere i vari problemi che determinano un disturbo dell’erezione abbiano fatto passi da gigante nessuna di queste è esente da controindicazioni. Difatti la DE potrebbe essere anche un campanello di allarme per patologie metaboliche, arterosclerotiche e neurologiche o avere una radice prettamente psicologca che nulla di chimico come un farmaco potrebbe risolvere.
Per questo motivo l’andrologo dovrà superare con protocolli di trattamento mirati e su misura le particolari situazioni cliniche e le esigenze di ogni singolo paziente permettendogli una regolare e tranquilla attività sessuale.
La farmacovigilanza, nel frattempo, raccomanda di non acquistare mai farmaci da mercati collaterali e/o illegali, ma sempre in farmacia e sotto stretto controllo medico (ecco un elenco delle farmacie di turno), seguendo le modalità di somministrazione evitando cosi rischiose controindicazioni.