Dieta a base vegetale e eliminazione della ritenzione idrica. Sono le nuove regole delle linee guida Usa per una corretta alimentazione. Secondo la National Library of Medicine degli Stati Uniti, infatti, un insolito cambiamento di rotta si sta verificando riguardo l’alimentazione: dapprima dominata dalla ricerca spasmodica del “riuscire a mangiare meglio” sostituita ora con la cosiddetta dieta vegetale.
Questo cambio di rotta, incuriosisce molto il Physicians Committee for Responsible Medicine.
Ma cosa si intende per dieta a base vegetale e cosa per esclusivamente vegana?
Secondo il dottor Urvi Shah, ematologo oncologo presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center, “quando parliamo di cibi integrali, dieta a base vegetale, intendiamo la maggior parte (almeno dall’80% al 90%) del cibo che dovrebbe essere fatto da alimenti a base vegetale non trasformati come: legumi, frutta, verdura, semi, cereali integrali”.
Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) evidenzia diversi livelli di modelli alimentari vegetariani: diete vegane, lacto-ovo vegetariane, vegetariane con l’inclusione di carne di pesce. La differenza fondamentale tra tutti questi piani alimentari e una dieta a base vegetale è che solo quest’ultima include piccole quantità di carne.
Vegano, invece, significa zero prodotti animali. Le ragioni che spingono un individuo a tale dieta sono etiche, ambientali o di salute. Al contrario, una dieta a base di cibi integrali e vegetali può essere simile a una dieta mediterranea includendo il consumo di carne in rare occasioni. La maggior parte (90%) degli alimenti dovrebbe essere costituita da cibi integrali a base vegetale.
Quali benefici per la salute?
Una recensione pubblicata sulla rivista JAMA Oncology da Shah e dai suoi colleghi, Sloan Kettering e l’oncologo Neil Iyengar, ha scoperto che le prove supportano le diete a base vegetale per ridurre il rischio di cancro e migliorare i disturbi metabolici.
Inoltre, l’American Heart Association (AHA) ha recentemente pubblicato uno studio sul Journal of the American Heart Association che ha rivelato come i giovani che seguono una dieta a base vegetale riducono il rischio di ictus, infarto e altre condizioni cardiovascolari nella mezza età.
Infine, le diete a base vegetale aiutano a controllare il diabete di tipo 2 e l’obesità e sono state collegate a un minor rischio di mortalità, secondo uno studio pubblicato di recente su JAMA Internal Medicine.
I piani alimentari a base vegetale raccomandati dall’AHA nella sua dichiarazione scientifica di orientamento dietetico del 2021, prolungata sino al 2025, includono la dieta mediterranea e la dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension).
Acqua e dieta vegetale
Ma un altro elemento amato e odiato sembra crucciare i nutrizionisti americani: l’acqua!Pur costituendo oltre il 60% del nostro organismo può risultare “nociva” se invece di purificare e liberare l’organismo viene trattenuta, facendo aumentare da 2 a 4 kg in un solo giorno. La quantità di acqua trattenuta dal nostro corpo dipende molto dal sesso, dall’età, e dal cibo. Non è un segreto che l’eccesso di carboidrati, sale, gli ormoni o la stessa disidratazione portano ad una vera e propria ritenzione idrica che i reni, a volte, non sono in grado di eliminare. L’acqua, se usata in modo efficiente, scorre lungo tutto il nostro corpo, raggiungendo arterie, vene, tessuti e cellule. Tuttavia, quando si annida nel cosiddetto “terzo spazio”, cioè tra le cellule e attorno al grasso, diventa un problema. Di conseguenza, una dieta che si rispetti deve consentire l’eliminazione, in peso, quell’acqua in eccesso.
Il MIDSS, database di strumenti di misura per le scienze sociali, ha qualche consiglio.
Ci vogliono circa due giorni per perdere da uno a tre chili di peso in acqua.
Come liberarsi dalla ritenzione idrica?
Per aiutare il corpo a liberarsi dell’acqua in eccesso, ancora una volta la dieta a base vegetale viene evidenziata e raccomandata dai nutrizionisti americani, non come una scelta imposta ma come una vera e propria regola di vita.
Inoltre, anche se appare un paradosso, rimanere idratati bevendo acqua, aiuta la funzione renale a eliminare l’acqua in eccesso e il sale dal corpo. Infatti, quando si è disidratati, il corpo trattiene acqua extra per tenere a bada la disidratazione, secondo la National Academy of Sports Medicine (NASM) aumentando cosi di peso!
Inoltre, i carboidrati, come pasta e riso, fanno sì che il corpo immagazzini molecole di glicogeno, che hanno 3 grammi di acqua per ogni grammo. Non mangiare carboidrati riduce le molecole di glicogeno, riducendo così il peso dell’acqua, afferma il MIDSS.
L’integrazione di vitamina B6 e magnesio aiuta a ridurre la ritenzione idrica.
L’esercizio fisico è un altro modo per ridurre il peso dell’acqua
Bruciando l’energia del glicogeno, un’ora di attività fisica può ridurre la ritenzione idrica da 16 a 64 once. Bere acqua dopo un allenamento è fondamentale per sostituire i liquidi persi ed evitare la disidratazione.
L’assunzione di diuretici e pillole per abbassare la pressione sanguigna aumentando la minzione, rimuovono sale e acqua.,
Il sonno regola la quantità di acqua nel corpo
È provato che avere sonno e sentirsi stanchi aumenta la sete facendoci idratare eccessivamente con una conseguente ritenzione di liquidi.
Stare seduti per lunghi periodi, inoltre, può far accumulare acqua nel corpo e portare a gonfiore di braccia e gambe.
Non dimentichiamo che il peso corporeo causato dall’acqua può anche essere un segno di una condizione cronica, come una malattia cardiaca o renale, che necessita di cure.
Tutte queste piccole accortezze, accompagnate da una dieta sana, portano ad una migliore qualità della vita. L’attuale sogno americano, dunque, è quello di trasformare accaniti sostenitori di cibo spazzatura e di bistecche agli steroidi in veri e propri salutisti. La sfida è cominciata …almeno negli USA.