a cura di Sara Novello
Vanellope Hope Wilkins alla sua nascita è stata affidata ad un team di 50 medici del Glenfield Hospital di Leicester, nel Regno Unito. Vanellope è nata con una rara condizione genetica chiamata ectopia cordis. Il suo cuore è cresciuto assieme a lei ma non dentro di lei. Si stima che la stessa condizione colpisca poco meno di otto bambini per milione di nati vivi e, secondo l’ospedale dove la bimba è in cura, con meno del 10% di possibilità di sopravvivenza.
L’ectopia cordis, che letteralmente si traduce in “cuore fuori posto”, è un’anomalia cardiaca che si sviluppa durante le prime fasi nel grembo materno e consiste nel fatto che il cuore si formi parzialmente o totalmente fuori dalla cavità toracica, generalmente sul collo, sul torace, sull’addome o sulla cervice.
“Non pensavo sinceramente che la mia bambina sarebbe sopravvissuto” dice Naomi Findlay, madre di Vanellope
“Mi occupo di bambini con problemi cardiaci alcuni dei quali molto complicati – ha detto la dottoressa Frances Bu’Lock, consulente in cardiologia pediatrica al Glenfield Hospital – questo è solo il secondo caso in 30 anni in cui ho visto questa particolare condizione, è estremamente raro, Vanellope è il primo bambino a sopravvivere a questa operazione nel Regno Unito”.
Una prima ecografia a nove settimane aveva allertato i genitori, Naomi Findlay e Dean Wilkins, evidenziando il cuore e parte dello stomaco della bambina in sviluppo fuori dal suo corpo. Nella maggior parte dei casi, la malformazione viene rilevata nel grembo materno e la gravidanza viene interrotta.
A 16 settimane con nuova ecografia si scoprì che l’intestino di Vanellope era rientrato nella posizione corretta mentre il cuore risultava ancora fuori posto. Successivi esame del sangue confermavano il basso grado di rischio per altre anomalie cromosomiche spingendo Naomi e Dean alla decisione di affrontare questa sfida e combattere per la vita della figlia.
Dopo la nascita è stata inserita in una busta di plastica sterile
Quattro team di medici a Glenfield – che fa parte del National Health Service (NHS) del Regno Unito – hanno assistito la partoriente portandola al parto cesareo fatto lo scorso 22 novembre riducendo il rischio di infezione e il rischio di procurare ferite al cuore posto all’esterno della cassa toracica. Dopo la nascita, Vanellope è stata inserita in una “busta di plastica sterile” per ridurre il rischio di infezione al cuore mantenendo umidi i tessuti esposti.
“Vanellope è nata tutto sommato in buone condizioni, ha pianto alla nascita e il suo cuore ha continuato a battere efficacemente”, ha dichiarato il consulente e neonatologo Dr. Jonathan Cusack di Glenfield. Dopo 50 minuti di vita si è stabilizzata la situazione generale della bimba permettendo un nuovo trasferimento in sala operatoria dove gli anestesisti e gli specialisti in cardiopatie congenite, in aggiunta ad un’equipe di chirurghi pediatrici hanno iniziato il difficile intervento di rinserimento del piccolo cuore collegandolo a vene e arterie”.
Operazione “impegnativa piuttosto che complicata” e’ stato il commento principale dello staff medico congratulandosi per l’eccellente lavoro e per lo splendido risultato conseguito.
“I casi di ectopia cordis sono estremamente rari, ma la situazione di Vanellope era ancora più insolita – ha affermato il Dr. Martin Ward-Platt del Royal College of Paediatrics and Child Health – solitamente i bambini come Vanellope nascono con una serie di altre complicazioni al cuore o di altri organi, ma dai resoconti medici questa potrebbe essere l’unica anomalia, il che lo rende ancora più raro”.
Vanellope ora si sta riprendendo accompagnata dall’amore dei suoi genitori e da tutto lo staff medico che l’ha seguita. Non e’ un racconto di Natale potrebbe essere stato un miracolo o potrebbe essere stata la scienza o tutte e due le cose assieme, a voi cari lettori l’ardua sentenza.