Dal punto di vista medico l’impatto diretto sui bambini da parte del covid 19 sembra essere meno grave che sugli adulti, ma le conseguenze indirette e silenti potrebbero avere un effetto duraturo. Quali scelte fare per aiutare i piccoli? Nella maggior parte del mondo, le scuole sono chiuse e le famiglie sono isolate nelle loro case. Per i bambini l’incertezza e l’ansia associate all’interruzioni dell’educazione, al loro tempo con gli amici, all’esplorazione e al gioco sono una vera preoccupazione.
Queste interruzioni non saranno equamente condivise. I bambini provenienti da case più ricche e spaziose, con un maggiore numero di giocattoli, maggiori opportunità e possibilità di apprendimento, un maggiore sostegno da parte delle loro scuole e un migliore accesso alle risorse su Internet, saranno dei privilegiati incolpevoli rispetto a coloro che hanno molto meno, creando disparità e asprezza. Di conseguenza, gli effetti del coronavirus saranno a 360 gradi: sull’educazione, sulla vita sociale, sulla salute fisica e mentale dei bambini. In particolare, per tutti i bambini nelle fasi chiave dello sviluppo, tra cui gli adolescenti, l’interruzione per molti mesi dalle normali attività avrà un impatto maggiore sullo sviluppo sociale.
Questi effetti saranno perniciosi e subdoli. Quindi, come affrontarli?
Innanzitutto, i bambini più piccoli (compresi quelli che devono ancora nascere) sono potenzialmente più vulnerabili allo stress e all’ansia familiare. Gli effetti su di essi potrebbero non essere immediatamente evidenti, ma esiste un ampio corpus di ricerche che dimostrano come la depressione e l’ansia in entrambi i genitori siano collegate a un maggiore rischio di problemi di salute mentale nei bambini. Questo implica che le terapie di supporto, come quelle psicologiche, per i genitori sarebbero realmente significative per molte famiglie.
In secondo luogo, il confinamento in casa sembra portare a un aumento della violenza domestica. I bambini che vivono o assistono alla violenza domestica avranno un rischio più elevato di difficoltà psicologiche durante la loro vita. In tutti i paesi coinvolti, all’inizio della pandemia, molte autorità locali e personale scolastico hanno svolto un lavoro incredibile a sostegno della vulnerabilità di bambini e famiglie. Ma man mano che le scuole hanno chiuso e le visite domiciliari da parte del personale sanitario e sociale sono state ridotte o annullate per ovvi motivi, un numero maggiore di bambini in questa situazione è rimasto e rimarrà inascoltato e inosservato.
Infine, l’impatto di una recessione economica andrà a interferire non solo in termini di salute, ma anche in termini di opportunità future per i bambini. Negli ultimi anni, l’onere della sofferenza economica è stato ampiamente avvertito. Le politiche emanate per affrontare tali problematiche hanno avuto un forte impatto su tutti aumentando le condizioni di povertà di molte famiglie. Il prossimo inevitabile shock economico potrebbe essere più ampio dei precedenti.
È necessario, dunque, ricordare che una crisi è un momento di grande incertezza e ansia, ma è anche un momento in cui diventano possibili nuove opzioni. Ora è il momento di pianificare il futuro che vogliamo!