Si chiama FoodSniffer ed è una invenzione destinata a rivoluzionare il concetto di conservazione degli alimenti e a contribuire a migliorare la sicurezza alimentare dei consumatori. Nonostante sembri uscito direttamente dal laboratorio di Archimede Pitagorico questo naso elettronico, così lo hanno ribattezzato in molti, è in realtà frutto di un lavoro durato due anni e finanziato quasi completamente dall’Unione Europea. Oggi il prodotto è presentato come proprietà di una società lituana. Il FoodSniffer, grande come un normale telecomando per la televisione, in Italia costa circa 120 euro. E’ in grado di comunicare dati precisi su come siano stati conservati gli alimenti, con particolare attenzione alla carne e al pesce che rappresentano le categorie merceologiche più a rischio.
Una app per lo smartphone e si azzera rischio intossicazione.
Scaricando gratuitamente l’App sullo smartphone, e avvicinando FoodSniffer agli alimenti, saremo in grado di sapere se la conservazione è stata buona e corretta o se invece quell’alimento è a rischio. Un modo questo per evitare piccole e grandi intossicazioni soprattutto quando si acquista cibo crudo di cui si ignora la provenienza. Avvicinando il naso elettronico al cibo esso trasmetterà odori e altre informazioni ad un cloud che fornirà i risultato sulla salubrità dell’alimento preso in esame.
Guai a pensare che questo naso elettronico sia un gadget per fissati. Esso rappresenta un valido aiuto soprattutto per chi lavora nella filiera alimentare di qualità, che può quindi ora contare su un prezioso alleato in grado di fornire informazioni sicure o quantomeno affidabili.
La casistica di quello che può accadere ad un alimento quando arriva nel banco del supermercato è ampia: catene del freddo che si interrompono (accade nei surgelati o negli alimenti congelati), esposizioni prolungate alla luce del sole o semplicemente prodotti che vengono messi in commercio con le date di scadenza contraffatte.
Prendiamo la carne: a volte il processo di contaminazione batterica inizia proprio in fase di macellazione, prosegue se il processo di impacchettamento non è eseguito in modo corretto. Anche piccole abitudini quotidiane possono rovinare in maniera pericolosa la salubrità di un prodotto: pesce e carne possono guastarsi nel giro di un’ora se lasciate all’interno di un automobile sotto il sole.
La pastiglia intelligente che segue gli alimenti
Dodici milioni di investimento e anni di ricerche. Così è nata Topcryo, una pastiglietta termosensibile che interpreta e analizza i parametri della filiera degli alimenti. Incrociando tempi, spostamenti, durata delle interruzioni ed eventuali sbalzi di temperatura questo strumento ricostruisce in modo affidabile le tappe del trasporto e anche degli stoccaggi. All’interno della pasticca ci sono dei batteri che diventano verdi o rossi in base allo stato della conservazione. Questo permette di far conoscere al distributore e al cliente finale se il surgelato è stato trasportato mantenendo la catena del freddo o se ci sono stati sbalzi pericolosi o se invece è arrivato a destinazione perfetto.
Lo scanner che trova i pesticidi
In Israele stanno per lanciare sul mercato uno scanner che sarà in grado di rivelare l’identità molecolare degli alimenti in pochi secondi. Questo strumento, che arriverà in Europa nel 2017, sarà in grado di dirci se quel determinato prodotto è ascrivibile alla categoria degli OGM o se si trovano in esso tracce anche minime di pesticidi , inquinanti e batteri. Fin qui la ricerca e le buone intenzioni. Ora si tratta solo di vedere come risponderà il mercato di fronte a dei prodotti che senz’altro faranno felici i consumatori ma che certamente faranno luce sulle grandi e piccole forzature dell’industria alimentare.