Alzi la mano chi non desidera essere felice. Eppure la felicità è un obiettivo davvero troppo generico. Vi siete mai chiesti cosa ci rende davvero felici?
Secondo Martin E. P. Seligman, fondatore della psicologia positiva, esistono tre tipi di vite felici.
La prima è una vita piacevole: una collezione di emozioni piacevoli, accompagnate dalla capacità di gustarle, amplificarle ed estenderle nel tempo e nello spazio. Attenzione, però, perché quest’ultima è un’attitudine trasmessa geneticamente al 50% e si può incrementare con un lavoro consapevole fino a un massimo del 20%. Inoltre un’esperienza piacevole vissuta per la prima volta trasmette delle emozioni diverse da quelle che si provano quando l’esperienza è ripetuta nel tempo. Ricordo la prima volta che sono stata a mangiare la pizza con una mia amica che aveva fatto una lunga dieta a base di quasi nulla e per giunta senza sale: il sapore era così intenso, l’esperienza così coinvolgente, che ha trascorso la serata a gemere come Meg Ryan nella famosa scena del film Harry ti presento Sally, facendo venir voglia a tutti noi commensali di metterci a dieta per provare la stessa intensità emotiva davanti a un pezzo di pizza.
La seconda è la vita dell’impegno: lavoro, figli, amore. In questo caso ciò che rende veramente felici è la capacità di flusso, ovverosia di vivere il tempo dedicato a queste attività, fuori dal tempo. Succede quando qualcosa ci piace e raggiungiamo una concentrazione così estrema che abbiamo l’impressione che il tempo per noi si fermi.
La terza è la vita con un significato: consiste nel conoscere le proprie capacità e metterle a servizio di qualcosa di più importante.
Secondo la psicologia positiva, coniugare impegno e significato è il non plus ultra.
Quando vivevo nella mia casa precedente, ho avuto la fortuna di avere per 14 anni una vicina danese. Come è noto, tutte le ricerche dicono che i danesi sono maestri di felicità. In effetti, lei è una persona davvero speciale, con una serenità inviabile. La mia vicina dice sempre che la vita è in movimento, cambia in continuazione, è costituita da fasi diverse e la felicità sta nel renderci conto di questi cambiamenti e fluire con essi.
Tornando alla domanda iniziale, cosa ci rende felici, forse il segreto sta nel capire che non c’è una risposta unica, ma è un insieme di obiettivi che cambia nel corso della vita ed esistono momenti diversi in cui la felicità ha per noi significati diversi: a volte è un’emozione piacevole, a volte è impegno, a volte è significato. E forse è il non plus ultra è quando riusciamo a mettere tutto insieme e a godere sia delle piccole emozioni piacevoli che ci capitano nella quotidianità, sia del frutto di ciò che abbiamo saputo costruire con impegno, magari, scegliendo di impegnarci in qualcosa che abbia un significato più alto o di trovarne uno in ciò che facciamo.
Ma, attenzione, sempre in compagnia di amici e con un amore nel cuore, perché, lo dice il professor Seligman, le persone felici hanno una vita affettiva ricca. Anche se con le dovute eccezioni.
@SimonaRivelli