Se in Italia celebriamo la donna in un giorno, America, Inghilterra e Australia le hanno dedicato l’intero mese di marzo. Il Women’s History Month è un periodo di celebrazioni ed eventi che si propone di mettere in evidenza il contributo delle donne a eventi storici e contemporanei. Naturalmente, nell’epoca di internet, ciò non poteva che generare un hashtag, #WomensHistoryMonth, che mi ha permesso di scoprire un pò di storie interessanti.
Innanzitutto ho appreso che il primo chimico di cui si hanno notizie è una donna. Si chiamava Tapputi-Belatikallim. Vissuta in Mesopotamia intorno al 12oo a.C., come riportato su una tavoletta in cuneiforme, era sovrintendente del Palazzo del Re (da cui l’appellativo di Belatikallim, che significa, appunto, sovrintendente). Aiutata probabilmente da un’altra donna, la cui identità non è certa, perché la tavoletta è danneggiata e il suo nome solo parzialmente leggibile, creava profumi per la famiglia reale, utilizzando sostanze chimiche, fiori, oli e calamo aromatico assieme a cipero, mirra e balsamo, disciolti in una soluzione di acqua e alcol di grano e filtrati. I profumi venivano poi impiegati anche nei rituali religiosi, il che fa supporre che Tapputi stessa avesse un ruolo durante le funzioni sacre.
Un salto di circa tremila anni e siamo nel XIX secolo. Augusta Ada Byron, meglio nota come Ada Lovelace, è stata la prima “programmatrice di computer”. Figlia di Lord Byron, fu avviata alla matematica dalla madre, perché temeva che la figlia potesse seguire le orme paterne. Brillante fin da piccolissima, Ada produsse il primo algoritmo pensato espressamente per essere utilizzato da una macchina, la macchina analitica di Babbage. In un articolo da lei scritto preconizzò l’uso del computer (la macchina programmabile) e l’intelligenza artificiale.
A una donna dobbiamo il giornalismo sotto copertura. Nellie Bly, al secolo Elizabeth Jane Cochran, divenne famosa per non aver esitato a farsi sottoporre in incognito a trattamento psichiatrico, per realizzare un’inchiesta sul New York World, di Joseph Pulitzer, sulle terapie applicate alle pazienti dell’ospedale psichiatrico Women’s Lunatic Asylum, aprendo un dibattito sulla disumanità di questi centri. Questo modo di fare giornalismo divenne il suo “marchio di fabbrica”.
Detenne, seppur per un brevissimo periodo, il record di circumnavigazione del globo, effettuando, sulle orme di Verne, il giro del mondo in settantadue giorni, sei ore, undici minuti e quattordici secondi.
Fatale fu, invece il giro del mondo per Amelia Earhart, che, dopo essere stata la prima donna ad attraversare l’Atlantico nel 1928 in aereo con equipaggio, aver stabilito nell’aprile del 1931 il record mondiale di altitudine raggiungendo i 5.613 metri di altezza, aver compiuto all’inizio del 1932 la trasvolata dell’Atlantico in solitaria, che nessun pilota, a parte Lindbergh, era riuscito a fare, essere stata la prima donna ad attraversare in volo gli Stati Uniti senza scalo (partendo da Los Angeles e arrivando a Newark) e il Pacifico (da Oakland a Honolulu), scomparve in prossimità dell’isola di Howland, mentre tentava di circumnavigare il mondo effettuando il tragitto più lungo di quanto non fosse stato fatto prima.
E’ stata russa la prima donna dello spazio Valentina Tereškova, che a bordo della Vostok 6, il 16 giugno 1963 venne lanciata dal cosmodromo di Bajkonur per una missione nello spazio durata quasi tre giorni interi, mentre solo nel giugno 1983 la prima astronauta statunitense, Sally Kristen Ride, ha fatto parte dell’equipaggio dello Space Shuttle Challenger.
Se le donne sono andate nello spazio nel 1963, Kathryn Ann Bigelow ha dovuto attendere il 2010 per ricevere il primo Oscar assegnato a una regista per il miglior film.
E per il futuro? Sono in molti a pensare che la fisica Sabrina Pasterski sia l’erede di Einstein. A soli 23 anni con il suo lavoro si è già conquistata di diritto un posto nelle celebrazioni dei Women’s Hystory Month a venire.
@SimonaRivelli