Dalle parole ai fatti. Dalla firma della lettera di intenti sulla Convenzione inter universitaria del maggio 2023 alla sua approvazione del prossimo 1°aprile. Si concretizza così la collaborazione tra Italia e Albania sui trapianti di organo. Infatti il testo doveva ancora passare al vaglio dei Senati Accademici delle tre università coinvolte (Roma Tor Vergata, Gabriele d’Annunzio di Chieti- Pescara, Medica Statale di Tirana).
Testo che è stato approvato negli ultimi mesi e inserito nei rispettivi programmi didattici annuali
Perfezionati i percorsi accademici rimane quindi solo la firma definitiva del prossimo 1° aprile alla Convenzione che prevede percorsi relativi ai trapianti di fegato, rene e pancreas.
Una collaborazione, quella tra Italia e Albania nel campo dei trapianti di organo, che rappresenta un esempio di come due Paesi vicini possano lavorare insieme per affrontare sfide sanitarie comuni, promuovendo lo sviluppo delle rispettive capacità mediche.
E che nasce dalla realtà albanese attuale che vede l’attività di donazione e trapianto di organi sostanzialmente assente, essendo limitata esclusivamente al trapianto di rene, eseguito sporadicamente ed in regime di sanità privata.
Ma non solo, come spiega la dottoressa Maria Teresa Lonardo, membro dell’equipe di Tor Vergata del professore Giuseppe Tisone, che ha concepito questo progetto.
“Oltre all’Interesse sociale e umanitario bilaterale generato dall’aiuto ad un Paese amico per sviluppare competenze sanitarie- afferma la dottoressa Lonardo- esiste l’intento di debellare la pratica dei trapianti oggetto di mercimonio in regime esclusivamente privatistico, con inimmaginabili ed agghiaccianti risvolti, data la materia trattata, così da consentire all’Albania di iniziare un’attività trapiantologica in regime pubblico, regolata da principii etici e normative trasparenti”.
“E anche di poter ampliare il ‘pool di donatori’ da mettere a fattore comune con l’Italia- prosegue Lonardo- estendendo la popolazione di potenziali donatori di organi anche al popolo albanese. Questo costituirebbe un importante vantaggio considerando la persistente carenza di organi a fronte della necessità di numerosissimi pazienti in lista di attesa per un trapianto”.
“Questa Convenzione – conclude la Lonardo – mira anche a condividere con gli albanesi il complesso legislativo italiano che norma e tutela questa materia e che nel loro paese difetta totalmente”.
Così l’università di Tor Vergata diventerà polo di riferimento per i trapianti di organo per la Repubblica di Albania.
E martedì prossimo, 1°aprile, alle16 verrà firmata la Convenzione dopo l’approvazione e la condivisione del suo testo da parte degli organi universitari preposti.
I firmatari per le Università coinvolte nella convenzione sono i rettori:
Nathan Levialdi Ghiron, università di Tor Vergata di Roma;
Liborio Stuppia, università G.D’Annunzio di Chieti-Pescara;
Xheladin Dracini, università Medica Statale di Tirana- Albania.
La firmataria per il Policlinico di Tor Vergata è Isabella Mastrobuono, commissario straordinario del PTV;
per l’Ospedale Universitario “Madre Teresa” di Tirana Alma Cani, direttore generale dell’Ospedale “Madre Teresa”.
Parteciperanno anche le delegazioni del ministero della Salute di Tirana ed l’ambasciatrice della Repubblica di Albania a Roma.
Saranno inoltre presenti il direttore del Centro Nazionale Trapianti Giuseppe Feltrin ed alcuni rappresentanti delle Istituzioni italiane.
