A me non spaventano i vaccini anti Covid.
Neanche Astra Zeneca, che pare sia diventato quello degli sfigati.
Solo a leggere la ‘marca’ avete arricciato il naso, lo so. Mica come il Pfizer, quello “fico”, quello che, secondo la credenza popolare del momento, tocca agli unti del Signore.
Sarà perché Astra Zeneca è un vaccino da “discount” costando più o meno un quinto del Pfizer- Biotech? Chissà.
A me non spaventa più neanche il Covid. Abbiamo iniziato a capire, dopo oltre un anno di lotta alla pandemia, che si può curare, tranne in casi estremi di persone fragili o anziane e affette da altre patologie.
A me spaventano le chat.
I post sui social.
I link che circolano in rete sul Coronavirus.
Dove spopolano esibizioni pirotecniche di follia allo stato puro.
E chiamarle fake news è un eufemismo.
Assolutamente riduttivo.
Chattate per credere.
Sterminazione di massa, selezione della razza, lager in costruzione e su tutto la parola “Norimberga”.
L’evocazione di quel processo, che vide i nazisti alla sbarra, provoca orgasmi multipli tra i no vax più o meno dichiarati.
E pure ai negazionisti, altra parola usata a sproposito che ricorda ben altri drammi.
Twittaroli seriali che sul banco degli imputati al posto dei capi delle S.S. ci sbatterebbero senza pietà i responsabili della gestione della pandemia.
E ci infarciscono ogni post, ogni tweet.
Poi il ritornello della dittatura sanitaria. Un mantra.
Certo che quanto deciso e voluto in questo anno e mezzo dai nostri politici, dai membri del Cts e anche dall’Oms sia stato proprio un capolavoro non si può dire.
E che qualche “curiosità” sul piano pandemico sbianchettato, su alcune misure restrittive tipo il coprifuoco o sugli indici che determinano i famigerati colori delle regioni prima o poi chi sta lassù, e non intendo in cielo, ma nei Palazzi, dovrà avere la bontà di spiegarcelo.
Ma dittatura sanitaria perché?
Per il green pass?
Ma il libretto delle vaccinazioni esisteva già. E nessuno si è mai lamentato mi pare. Ora tutto questo pudore a mettere nero su bianco che si è o meno vaccinati non si spiega. Non mi risulta che per ottenere il cerificato vaccinale sia necessario dichiarare di aver cornificato o meno il proprio coniuge. Quindi dov’è la violazione della privacy?
Però la vera chicca dei complottisti dei poveri è la spiegazione dettagliata dell’ inoculazione di microchip che avverrebbe insieme alla dose di vaccino.
Tutti chippati.
Tutti controllati.
Tutti addomesticati. Noi.
Perché chi diffonde queste baggianate in rete è convinto di essere esente da ogni forma di manipolazione. E si fomentano, l’uno con l’altro. Una gara a chi ce l’ha più grosso. No, non quello che pensate voi. Ma il complotto quotidiano più esplosivo, più delirante da pubblicare.
E poi i video. Quei fantastici filmati presi per lo più da You Tube dove improbabili medici, spesso paonazzi in volto dall’ardore, ci spiegano tutto e di più sul Covid.
E come si è diffuso, e come si trasmette, e come si cura. Limone e zenzero tra i rimedi va per la maggiore. Pare rafforzi le difese immunitarie.
Ma anche il cetriolo è gettonatissimo. Cura detox, e non si accorgono neanche di scambiare il virus con una tossina. E noi “creduloni” che invece ci affidiamo ancora alla medicina tradizionale, ai vaccini e perdiamo tempo a misurarci la temperatura corporea. Che poi a dar retta a questi dotti, medici e sapienti il Covid mica esiste. Macché. Tutte balle. E chissà questi leoni da tastiera hanno il coraggio di andarlo a raccontare, che so, ad esempio dalle parti di Bergamo. Dove ogni famiglia ha avuto un lutto, se non due.
Ma i mentecatti siamo noi, a sentire quelli che sanno tutto e tutto spiegano sul web ad ogni ora del giorno e della notte. Anzi soprattutto la notte, che non porta purtroppo loro l’unico consiglio utile, che sarebbe quello di tacere.
Del resto, nonostante la litania ripetuta ossessivamente della dittatura sanitaria, siamo ancora in democrazia.
E tutti abbiamo facoltà di parlare.
Anche a vanvera.