Scusate se mi permetto ma dico, signori giornalisti, vi siete tutti rimbambiti? Guardate che Carola Rackete NON è stata affatto assolta dalle accuse della Procura di Agrigento! Ho letto articoli che, voglio sperare ironicamente, dicono: tranquilli, dopo questa decisione della Cassazione potrete pure non fermarvi all’alt delle Forze dell’Ordine, e persino speronarne una macchina, se avete l’urgenza di salvare qualcuno, migrante sarebbe meglio! Guardate che non è affatto vero!
La Cassazione ha semplicemente ritenuto legittimo il provvedimento del G.I.P. di Agrigento (a mio personalissimo avviso piegando il diritto alla politica, quella di ben individuati settori della magistratura), e basta, solo respingendo il ricorso della Procura di Agrigento contro il diniego di convalida dell’arresto. Guardate che è tutt’altra cosa!
Vedremo, a tempo debito, su quali motivazioni la Corte abbia fondato la sua decisione, ma da questo a dedurre che sia possibile infischiarsene di un ordine della Forze dell’Ordine, speronare un loro mezzo, e darsi alla fuga … beh, guardate che è semplicemente una colossale fesseria! Quella decisione della Cassazione ha solo confermato che l’arresto, come ha ritenuto il G.I.P., non era legittimo, ma non perché il fatto materiale non esistesse, o non fosse a lei riferibile, bensì solo perché a suo avviso, e ad avviso anche della Cassazione deve presumersi, ma questo si potrà sapere solo quando saranno depositate le motivazioni di questa decisione, sussisteva una causa di esclusione della responsabilità, che è cosa del tutto diversa!
Se i comportamenti di quella annoiata figlia di un presunto commerciante di armi saranno ritenuti configurare reati, e quindi sarà ritenuta responsabile dei fatti addebitati (ed effettivamente commessi), lo stabilirà quello che una volta veniva chiamato il giudice naturale (e cioè quello territorialmente e funzionalmente competente), a tempo debito, e certo non i giornalisti! E questo non lo decide, per lo meno in questa fase, neppure la Cassazione, che è stata chiamata a decidere solo sulla legittimità dell’arresto che, sarà forse il caso di ricordare, è stato eseguito e non convalidato.
Quindi, quella tizia (che quando sento definire un’eroina mi viene in mente solo la droga), quella che crede di poter fare quel che vuole (e prudentemente però non ci pensa neanche per scherzo ad andarlo a fare in qualsiasi altro Paese del mondo. Magari provasse in Gran Bretagna, in Francia, negli Usa, in Sud America, o, meglio ancora, in Russia), a scorno dei suoi non nominati, e assai incompetenti difensori d’ufficio, dovrà comparire dinanzi a un altro G.I.P., immaginando, stando solo al codice penale, e a quello di procedura, che la Procura di Agrigento, visto quanto ha sostenuto sino a oggi, sarebbe assai anomalo se formulasse una richiesta di archiviazione. Ed è ben più logico quindi ipotizzare che ne formuli una di rinvio a giudizio.
Sarà quindi un nuovo G.I.P., che personalmente posso solo sperare sia meno “impegnato” del suo predecessore, a decidere se costei sia indiscutibilmente, o meglio al di là del più ragionevole dei dubbi, innocente, come volgarmente si dice, e quindi proscioglierla in udienza preliminare. Ovvero se, non risultando palese la sua innocenza, dovrà invece andare a sottoporsi al giudizio di un Tribunale.
Non debbo certo ricordare io ai magistrati la vecchia locuzione latina (faro di riferimento di ogni giudice), che conoscono perfettamente: “da mihi factum, dabo tibi jus”, e cioè “raccontami il fatto, e io ti darò il diritto”. E cioè, applicherò quel che la Legge dice, e non quel che mi passa per la testa, aggiungo io.
Per cui, cortesemente, signori giornalisti, la smettete, magari solo per un attimo, di dire scempiaggini del genere di quelle che ho letto oggi, e vi informate un pochino prima di scrivere certe fesserie?!
E sì che, visto il quantitativo di querele per diffamazione che ricevete (e questo sarebbe un aspetto da approfondire, perché mai in passato si è giunti a una tale moltiplicazioni di denunce per diffamazione, ma sarebbe un discorso troppo lungo da fare in questa sede), ne dovreste conoscere di Avvocati a cui poter chiedere un parere … magari gratuito, come molti di voi son soliti fare … come, e non è una cattiveria la mia, ma solo un’amara constatazione, accade sempre più spesso …