La “battaglia” della SeaWatch si impone sull’informazione di primetime, raccogliendo da lunedì a venerdì ben 37 titoli. I temi dell’immigrazione e della sicurezza conquistano ed assorbono l’attenzione delle testate, con il risultato di mettere in secondo piano i tanti fronti aperti per l’esecutivo. La tragedia del Rio Grande irrompe sulle presidenziali 2020; l’assegnazione all’Italia delle Olimpiadi invernali del 2026 è motivo lunedì di grande giubilo, e si guadagna l’apertura di tutte le testate; venerdì le impressionanti sequenze dell’abbattimento del Ponte Morandi di Genova conquistano il primo piano.
L’analisi dell’Osservatorio Tg dell’Eurispes dal 24 al 28 giugno
L’osservatorio Tg di Eurispes, sul sito pubblica il report su come i diversi Tg hanno trattato la notizia e scrive: “L’annuncio via web della capitana Carola Rackete, che dopo 2 settimane di navigazione ha dichiarato di voler forzare il blocco per far sbarcare a Lampedusa i migranti a bordo della SeaWatch, monopolizza le edizioni di mercoledì e giovedì (13 aperture su 14). I temi dell’immigrazione e della sicurezza assorbono l’attenzione delle testate, con il risultato di porre in secondo piano i tanti fronti aperti per l’esecutivo. Il viaggio del premier Conte al G20 di Osaka raccoglie 8 titoli, con Tria che assicura sulla bontà delle misure che eviteranno la procedura d’infrazione, mentre il passaggio del decreto Crescita giovedì ne raccoglie 6, con il solo Tg5 che entra nei dettagli del provvedimento appena varato. Anche le tensioni nella maggioranza per la Tav, a cui si aggiunge il dossier Alitalia, non ottengono grande spazio”.
Le diverse linee editoriali manifestate dai Tg
“Tornando al tema immigrazione – prosegue Eurispes – è utile rappresentare le diverse linee editoriali manifestate dai Tg. Sulla vicenda Sea Watch i Tg Mediaset ripropongono inalterata la linea di Salvini, con Studio Aperto e Tg4 che selezionano i passaggi più duri contro la capitana della SeaWatch, riproponendo l’insinuazione sui rapporti tra ong-trafficanti. Più moderato il Tg5, che diffonde alcuni passaggi dell’intervento di Rackete, e sposta lo scontro a un livello diplomatico, inquadrando un Salvini che lancia una “minaccia all’Europa”. Tornando al Tg4, interessante l’intervista proposta venerdì al sindaco Martello di Lampedusa, che invece di attaccare le ong lamenta la fine della missione Sofia, e ribadisce che gli sbarchi fantasma non sono cessati. Sempre Tg4 visita il confine con la Slovenia, tastando il terreno rispetto alle dichiarazioni di Salvini, che ha ventilato l’ipotesi di presidiare il confine orientale con muri e pattuglie. Schierato più di altri è il Tg2, che già martedì aveva dedicato l’apertura al rigetto da parte della Corte europea del ricorso della SeaWatch. Mercoledì, il Tg di Sangiuliano dedica un primo servizio “neutro” alla situazione della nave e alla tradizione di solidarietà dei lampedusani, subito seguito dai piccati interventi di Salvini contro la ong “fuorilegge”, il cui equipaggio “va arrestato”. Giovedì queste posizioni vengono ribadite da un’intervista al magistrato Carlo Nordio. Tg1 presenta un approccio non troppo diverso, dedicando comunque più spazio agli interventi della capitana Rackete, e documentando una Lampedusa divisa tra accoglienza e preoccupazione per la ripresa degli sbarchi fantasma”. Secondo l’analisi dell’Osservatorio, inoltre, “a dare maggiori spazi alle istanze degli occupanti della Sea Watch 3 sono Tg3 e Tg La7. Il Tg di Paterniti ci fa ascoltare per intero l’intervento della capitana Rackete, segnalando il paradosso di una battaglia per impedire l’accesso di 42 migranti salvati da una ong, quando nell’ultima settimana oltre 300 migranti sono comunque sbarcati sulle nostre coste con altri mezzi. Il Tg di Mentana inquadra l’intera vicenda in ottica europea, ricordando la guerra alle ong condotta dalla politica nel 2017 e chiosando sulle varie dichiarazioni con una battuta: ‘la politica gioca a battaglia navale’”.