Per governare non basta l’onestà: per il M5S possiamo stare abbastanza certi sulla loro integrità mentre per il PD è meglio stendere un velo pietoso, dal compagno G(reganti) dei tempi andati in Tangentopoli alla famiglia Renzi indagata per false fatturazioni dei nostri giorni, passando per lo scandalo coop rosse nella gestione dei migranti dell’inchiesta Roma Capitale, gli esempi di malcostume e corruttele varie a sinistra si sprecano.
Quello che è certo – e lo dico non nascondendo la mia simpatia per la politica quanto meno onesta dei giovani parvenu – è che non basta essere di buoni propositi per poter portare risultati, ci vuole anche la competenza.
Purtroppo il M5S è – sigh – un’accozzaglia di persone certamente di buona volontà ma anche assolutamente non preparata. Lavoravo un po’ di tempo fa per i ministeriali francesi e mi ricordo una persona carinetta che lavorava in un ruolo chiave senza averne le doti, nonostante il buon titolo di studio: alla mia domanda sul perchè una persona di fatto stupidotta veniva messa a ricoprire – con regolari danni – un ruolo così importante fu che, visto che era stupidotta, la si manipolava facilmente e nel caso le si faceva prendere tutte le colpe.