Giorgia Meloni: una lettera importante contro l’antisemitismo.
È importante la lettera che il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha inviato nelle ultime ore ai dirigenti di Fratelli d’Italia.
Le sue parole ai responsabili del partito di maggioranza del nostro paese, del quale lei è segretario, dopo i servizi di Fanpage che hanno svelato un’anima razzista e antisemita tra i giovani iscritti, rappresentano uno spartiacque fondamentale e tracciano una linea invalicabile per chi ne fa parte. Tolleranza zero verso chi manifesta atteggiamenti di odio contro gli ebrei e nostalgie di un passato che ha causato lutti e distruzione nel nostro paese,il rovinoso ventennio fascista.
Le sue parole ai responsabili del partito di maggioranza del nostro paese, del quale lei è segretario, dopo i servizi di Fanpage che hanno svelato un’anima razzista e antisemita tra i giovani iscritti, rappresentano uno spartiacque fondamentale e tracciano una linea invalicabile per chi ne fa parte. Tolleranza zero verso chi manifesta atteggiamenti di odio contro gli ebrei e nostalgie di un passato che ha causato lutti e distruzione nel nostro paese,il rovinoso ventennio fascista.
I concetti espressi dalla Meloni sono netti e inequivocabili e richiamano a una presa di coscienza e un percorso che comincio’Gianfranco Fini con la svolta di Fiuggi nel 1995 e che la premier ha proseguito negli anni della sua dirigenza una volta divenuta leader della destra italiana, prima ancora che del paese. Ora queste parole devono rappresentare non un punto d’arrivo ma il punto di partenza di una strada che si auspica porti la destra italiana a liberarsi definitivamente di un fardello troppo grande come quello di quell’antisemitismo che ancora permane in alcune frange dell’area.
Quando la premier si dice contro TUTTI i totalitarismi del ‘900 include il fascismo e questo è un fatto. Vederci ambiguità significa non cogliere l’essenza delle parole.
Quando la premier si dice contro TUTTI i totalitarismi del ‘900 include il fascismo e questo è un fatto. Vederci ambiguità significa non cogliere l’essenza delle parole.
L’Italia ha bisogno di una destra moderna, seppur conservatrice, e moderata. Alla stessa stregua il paese ha bisogno di una sinistra altrettanto moderna e progressista, che non si allinei a chi fiancheggia il terrorismo islamista e inneggia alla distruzione dello Stato di Israele come invece purtroppo accade. Lo stesso coraggio mostrato dalla Meloni con questa reprimenda ai suoi, che magari le attirerà ancora qualche ostilità al suo interno, non si vede dall’altra parte, in quella sinistra dove invece si seguitano a blandire keffiyeh e corteggiare e sostenere chi dell’odio per lo Stato Ebraico ne fa una bandiera di principio e una ragione di vita.
Dentro Fratelli d’Italia non c’è spazio per razzisti e antisemiti scrive la premier e allora questo è il momento di accelerare e allontanare dalle sedi chi si macchia di questi reati, senza indugio alcuno.
Dentro Fratelli d’Italia non c’è spazio per razzisti e antisemiti scrive la premier e allora questo è il momento di accelerare e allontanare dalle sedi chi si macchia di questi reati, senza indugio alcuno.
Meloni ha la forza e l’autorevolezza per imporre tutto questo, lo ha dimostrato in questi anni da leader del suo partito e lo sta dimostrando alla guida del paese. Allo stesso tempo, se è vero che i percorsi di Alleanza Nazionale prima e di Fratelli d’Italia dopo sono chiari e netti, nel nostro paese i conti con la storia e con il fascismo non si sono fatti e compiuti.
Pagliacciate come quella di Predappio con il pellegrinaggio alla tomba di chi portò l’Italia alla catastrofe, Benito Mussolini, promulgatore delle leggi razziali antisemite del 1938, ancora fanno parte di un folklore da bandire e dovrebbero essere fuorilegge, alla luce degli slogan e dei contenuti. Le parate che richiamano al fascismo con picchetti e braccia tese come quella che si ripete ogni anno ad Acca Larentia ancora permangono. Eventi che si verificano da decenni, qualsiasi governo e compagine sia in carica e che dovrebbe essere il legislatore a regolamentare una volta per tutte.
È legale rifarsi al fascismo? Le leggi in tal senso ci sono…ma vengono applicate?
E poi la Storia del fascismo e del nazismo nelle scuole viene studiata e fatta propria dai nostri studenti?
I dubbi, visti gli atteggiamenti di troppi giovani sono legittimi e andrebbero fugati con azioni, comportamenti e programmi scolastici mirati. Quelle azioni che la Meloni dimostra di saper intraprendere e dalle quali ci si aspettano i frutti sperati.
Pagliacciate come quella di Predappio con il pellegrinaggio alla tomba di chi portò l’Italia alla catastrofe, Benito Mussolini, promulgatore delle leggi razziali antisemite del 1938, ancora fanno parte di un folklore da bandire e dovrebbero essere fuorilegge, alla luce degli slogan e dei contenuti. Le parate che richiamano al fascismo con picchetti e braccia tese come quella che si ripete ogni anno ad Acca Larentia ancora permangono. Eventi che si verificano da decenni, qualsiasi governo e compagine sia in carica e che dovrebbe essere il legislatore a regolamentare una volta per tutte.
È legale rifarsi al fascismo? Le leggi in tal senso ci sono…ma vengono applicate?
E poi la Storia del fascismo e del nazismo nelle scuole viene studiata e fatta propria dai nostri studenti?
I dubbi, visti gli atteggiamenti di troppi giovani sono legittimi e andrebbero fugati con azioni, comportamenti e programmi scolastici mirati. Quelle azioni che la Meloni dimostra di saper intraprendere e dalle quali ci si aspettano i frutti sperati.