da Eques
Possibile che ci sia ancora chi la fa fuori dal vaso? Ebbene sì … Laura Boldrini. L’avete sentita in acceso conflitto con Pietro Senaldi? Ha fatto un’affermazione fenomenale: “Non esistono famiglie di serie A e famiglie di serie B”. Bella scoperta, qualcuno potrebbe dire. E si gentile (si fa per dire, in epoca di politally correct, è d’obbligo) … ex presidente della Camera, amica di quella dell’Onu che vorrebbe indagare sul rispetto dei diritti umani in Italia (ed è meglio per loro se non la fanno questa indagine, perché finirebbero per dover ammettere che quelli che li vedono quotidianamente calpestati quei diritti, sono soprattutto gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, colpevoli … anche quando si difendono), laureata in giurisprudenza, figlia di un avvocato, quindi una, almeno deve presumersi, pratica di diritto … ha proprio ragione.
Perché, come forse non ricorda, vista l’età, mi sento autorizzato a immaginare che l’esame di diritto costituzionale lo abbia sostenuto molti anni fa. La Costituzione repubblicana, intendo quella vigente, non quella che piacerebbe a lei, di famiglia ne conosce una sola, e cioè quella definita dall’art. 29, che, al primo comma, testualmente recita: “La Repubblica riconosce i diritti della FAMIGLIA come SOCIETÀ NATURALE FONDATA SUL MATRIMONIO”.
Ora, se l’italiano non è un’opinione, come del resto questa signora ha mostrato di ritenere, storpiandolo regolarmente (Ministra, Presidenta, Sindaca, e via dicendo – toh, anche il correttore di word li segnala come errori … fantastico!), il significato … non credo sia poi così difficile da comprendere.
LA FAMIGLIA È UNA … E UNA SOLA!
Questo non significa, ovviamente per le persone normali, che gli esseri umani non siano liberi di vivere e convivere come vogliono, purchè nel rispetto delle leggi, e quindi anche di intrattenere rapporti di tipo diverso, cosa questa che non li pregiudica in nulla, perché di fronte alla legge sono perfettamente uguali agli altri. Ma, di qui a pretendere attraverso una sorta di violenza carnale linguistica, che siano riconosciuti come “famiglia”, … beh, ce ne passa!
Se poi, il vero obiettivo, che lei e quelli che la pensano come lei, perseguite, è un altro, e cioè quello di render legale un atto innaturale, quale è quello di consentire una filiazione tecnicamente impossibile, perché, girala e voltala, se due omosessuali vogliono un figlio, hanno per forza bisogno di una chiamiamola “fattrice” che glielo produca, o al contrario di uno “stallone” (tanto per rimanere nel gergo equino), allora la musica è diversa. Abbiate però il coraggio, se così può definirsi, del che personalmente dubito assai, di dirlo chiaramente, e piantatela con la balla dei diritti, che non c’entrano nulla, come lei, laureata in giurisprudenza ha il dovere di sapere! Indichi un solo diritto violato a una coppia non eterosessuale, e sono pronto a discuterne, ma dubito assai che lei sia in grado … non per mancanza di capacità … ma semplicemente perché non esiste! E ricordi lei, e i suoi amici, che se si invoca il rispetto delle leggi … queste vanno rispettate … TUTTE, e non solo quelle che piacciono a lei, certamente però … non storpiandone il significato! Per cui, si metta l’anima in pace … di famiglia, in Italia almeno, ce ne è una e una sola .. quella descritta dall’art. 29 della Costituzione! Se poi, come è evidente, a lei non piace, questione che dubito rivesta grande interesse per la stragrande maggioranza degli italiani, dovrebbe saperlo da sola quali sono i rimedi giuridici che può tentare.
Si accomodi pure … poi vedremo che ne pensano gli altri. A dar retta alle sue, vogliamo definirle solo ardite, teorie, sarebbe come affermare che un tizio (o tizia, per la par condicio), che si mettesse in testa una boccia di vetro, del tipo di quelle in cui si mettono i pesci rossi e, che so, una tuta di quelle usate in agricoltura per dare l’acqua ramata alle viti, … volesse dire di essere un astronauta. Certamente potrebbe dirlo, nessuna legge glielo vieta, nessuno lo censurerebbe, né glielo impedirebbe, non ci sarebbero levate di scudi, o manifestazioni (antifasciste, come è d’obbligo), ma … al più, un po’ di commiserazione.
E quindi … si tranquillizzi, e magari la pianti pure con quei toni da Cassandra, che annuncia l’approssimarsi della fine del mondo. A nessuno frega niente di quel che la gente fa, o vuol fare della sua vita … se è eterosessuale, omosessuale, donnasessuale, o come può inventare una mente fertile come la sua, ma non pretenda però che le sue originali idee debbano esser condivise o peggio ancora imposte agli altri! Se ne faccia una ragione … se ci riesce …