Avete fatto caso alle dichiarazioni, talvolta in veste di proclama, che circolano in questi giorni? C’è da domandarsi se il caldo sia veramente eccessivo e sia causa di certe esternazioni, oppure se chi parla si senta talmente in alto da voler vedere fin dove può spingersi nel dire quel che gli passa nella mente, anche di folle, solo per vedere che succede. In questo sconcertante panorama, non manca poi chi, dopo aver affermato, anzi sbandierato con veemenza qualunque cosa, improvvisamente, in modo diciamo solo disinvolto, fa testa-coda e inverte la marcia sostenendo l’esatto contrario di quel che ha urlato fino al giorno prima.
La conclusione è una sola: non c’è più limite a nulla e a nessuno
Per capirci prendiamone qualcuna di queste dichiarazioni proposte con toni gravi e talvolta allarmanti. Iniziamo dal più importante, il Capo dello Stato, come si diceva una volta, anche se oggi è passato di moda, probabilmente perché quella parola “capo”, potrebbe evocare immagini dittatoriali e quindi non consone, e da evitare. Quanta ipocrisia nel “pesare” le parole dobbiamo subire di questi tempi …
Se è vero quanto riportato dai media, avrebbe firmato il decreto sicurezza bis, accompagnandolo con una lettera, in cui avrebbe rimarcato che rimane il dovere di salvataggio delle persone in pericolo di vita in mare. Ora, a parte che già esistono specifiche norme che dispongono questo, e che c’è, e rimane, il dovere di rispettare tutte le leggi e norme, la domanda che ci si dovrebbe porre è, semmai, per quale ragione il Presidente ha sentito l’esigenza di fare questa raccomandazione, posto che è del tutto estranea all’oggetto di quella Legge? Mistero, come per tante altre iniziative che da sempre provengono dal Colle, e che talvolta potrebbero sembrar destinate a esser comprensibili solo per i reali destinatari.
Chissà, ma non ci riguarda, se non come sudditi … Oddio che ho scritto … cittadini, forse così è meglio, anche se, in non poche occasioni, ho sentito tanti sentirsi più sudditi che cittadini …
Rimane il fatto che su quella “raccomandazione”, i media hanno lavorato molto.
E però mi domando, ma se il Legislatore, una volta si chiamava così, emana norme generali, nell’ambito delle proprie prerogative per disciplinare casi generali, come in questo caso, indirizzate a contrastare fatti di reato (per i disattenti, entrare in un qualsiasi Paese violandone le leggi, tanto per rimanere sul tema, è ancora reato, e quindi non solo in Italia), che senso ha precisare che comunque si deve salvare chi è in pericolo di vita?
Forse in quel testo c’è scritto che non si debbano salvare le persone in pericolo?
Leggendolo sembra che dica soltanto che chi organizza, gestisce, pratica, favorisce l’immigrazione clandestina, e quindi il commercio di esseri umani, deve pagarne le conseguenze, ma certo non che si debbano far annegare le vittime di quella che solo i ciechi, o i complici, possono negare essere una vera e propria tratta di esseri umani! A dar seguito a quelle raccomandazioni, ci si dovrà aspettare d’ora in poi che per ogni legge si precisi che è vietato lasciar annegare la gente. Anche chi causa un incidente con feriti ha l’obbligo, penalmente sanzionato, di prestare soccorso, ma non è che si son viste lettere di raccomandazione e chiarimento in tal senso.
Lasciamo perdere, troppo lontani andremmo a finire, e andiamo avanti.
Cosa dicono gli altri, che personalmente mi domando per quale pubblico interesse tengono tanto a divulgare il loro pensiero in questi giorni? Vediamone qualcuno.
Tale Vauro, quello che si propone come una sorte di vate, sentite che ha detto: “La crisi di governo è un colpo di stato!”. Signori, che uno possa non amare chi ha eletto a proprio nemico (sì, ho scritto proprio nemico, perché quel tale non ha avversari, ma solo nemici, come dimostra ogni volta che apre bocca), può esser comprensibile, ma dire certe scempiaggini, con sa lui quale fine, invece di proporre le proprie opinioni rispetto a una normale contrapposizione democratica, che significa!? Non è che distorcendo la realtà questa cambia. Qualche volta così facendo si possono anche superare i limiti del codice penale e commettere qualche reato.
E sì perché, tanto per fare un esempio, annunziare “disastri, infortuni o pericoli inesistenti”, se produce il risultato di suscitare “allarme presso l’autorità o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio” … costituisce reato, per lo meno secondo l’art. 658 del codice penale. E accusare qualcuno di aver posto in essere un colpo di stato, lasciando da parte il profilo calunnioso e diffamatorio di una tale accusa, forse potrebbe indurre qualche “autorità”ad allarmarsi.
E va bene che molti si sono ormai convinti di poter dire e scrivere tutto, ma … signori … non è vero! Dei limiti ci sono, e come se ci sono … per tutti!
Peraltro, una crisi di governo è forse uno dei fatti più frequenti nel nostro Paese, per lo meno a mia memoria, e allora che senso ha accusare qualcuno di inesistenti colpi di stato?! Quando un governo entra in crisi, e non si raggiungono accordi per superarla, l’Ordinamento prevede, secondo le regole della democrazia, quel che deve accadere, nel rispetto dei principi costituzionali.
Quando si accerta che non c’è possibilità di costituire un governo supportato da una maggioranza, che è quel che verificherà chi è a ciò designato, la soluzione è semplicissima, e assai più democratica di quelle che si stanno sentendo ipotizzare dai media in questi giorni, e cioè quella di rimettere nelle mani del popolo la decisione, perchè l’art. 1 della Costituzione, oltre al primo comma, che certi “professori”, voglio credere solo disattenti e non ignoranti, non ricordano, ne ha anche un altro, il secondo, che, per evitare fastidiose ricerche, riporto testuale: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
Toh, guarda guarda, pure la Costituzione (quella che ci hanno raccontato essere la più bella del mondo (quando gli pare e interpretata a seconda dell’esigenza del momento), e addirittura al suo primo articolo, ci parla di sovranità! Non sarà mica per caso incostituzionale … voler propugnare la sovranità?!
Lasciamo da parte le facezie e, con buona pace di quel tal Vauro, poi se la raggiunge o meno è affar suo, mettiamoci tutti bene in testa che invocare il giudizio dell’elettorato, tutto può essere, men che espressione di sentimenti antidemocratici o addirittura un “colpo di stato”! Capisco che la consapevolezza della ineludibile disfatta, ove la parola passasse davvero agli elettori (che per Vauro e amici, se va bene, sono solo dei poveracci che, se credono alle balle del nemico … sono fessi che si fanno infinocchiare … mentre, se credono alle loro … allora sono consapevoli e coscienti), terrorizzi quel signore, ma che vuol farci, così funziona.
E questo vale anche per quell’altro campione di coerenza, quello che da mesi non fa altro che invocare la caduta del governo e che oggi, pur di non lasciare la parola all’elettorato, farebbe comunella pure con il demonio, pur di trovare il modo, per un verso di riemergere, ma forse, come sono convinto io, ancor di più di cacciar via quello che probabilmente ai suoi occhi è visto come un usurpatore del “suo” posto di segretario del partito e di primo ministro.
Non ci rimane che attendere per vedere, o forse subire, quel che deciderà l’unico che può farlo … e su cui, se dovessi paragonarlo a un cavallo … non scommetterei un centesimo …
Eques