Una delle modalità di tortura predilette dal genere femminile, alle quali comunque non ci si può sottrarre, è l’utilizzo di una sorta di scala Mercalli della tonalità di voce. Si dirà, è normale, anche voi avete toni diversi. Sì, vero, ma l’alterazione dei toni maschili sono più che altro frutto di piccole emozioni, un gol della squadra del cuore, un insulto lanciato in coda sulla tangenziale, un improperio esclamato contro il santo di turno. Ma, in fondo, è raro che le nostre tonalità si alzino o abbassino tra le mura domestiche.
Diverso, ovviamente, il caso della donna. Ella non riesce proprio a dominare e tenere nascoste, nel silenzio, un’arrabbiatura, un pensiero funesto o un momento di gaiezza, É più forte di Lei, ve lo deve comunicare direttamente. Come? Semplicissimo. Con l’uso improprio di una scala che personalmente ho paragonato a quella “Mercalli” poiché inequivocabilmente conduce a scosse telluriche più o meno rilevabili a seconda della gravità del momento.
Così, se voi vi chiamate “Paolo”, a fronte di una strenua volontà comunicativa, vi sentirete chiamare seguendo questo rigido schema:
- Amore mio (calma piatta)
- Amò.. (il terreno è ancora solido ma presenta increspature)
- Paolino (è una scossa di lieve entità, ma il terreno si scuote in modo inequivocabile)
- Paolo (il vostro nome ben scandito è sintomo di una scossa medio alta che preannuncia un movimento tellurico ancora più grave)
- “Senti…”. Il semplice “senti” è indice di allarme rosso. Quando manca il soggetto ed ella inizia il discorso, quale che sia, è l’apocalisse.
Preparate una borsa con gli indumenti di emergenza, portate con voi passaporto, contanti, carte di credito, pc portatili con caricabatterie da auto, e per i viziosi sigarette e alcolici. Salutate i figli e gli animali domestici, salite in macchina e scaldate i motori diesel. Sulla rubrica accertatevi di avere i numeri dell’avvocato di fiducia, dell’amico separato che cerca un coinquilino o di un bed and breakfast fuori zona economico e, soprattutto, di vostro padre.
Compite queste operazioni nel più breve tempo possibile perché sotto di voi si sta aprendo una voragine di dimensioni bibliche che vi inghiottirà in un istante se solo vi azzarderete a continuare la conversazione con la vostra Lei. Non aspetta altro.
Sarà capace di inseguirvi in ogni stanza della casa, anche in cantina o in bagno. Sarete costretti a complicatissime manovre evasive per sfuggire ai posti di blocco che ella improvviserà con le braccia conserte, il viso tirato stile “l’urlo” di Munch, il mollettone-forcina nei capelli che tenterà inevitabilmente di utilizzare come arma impropria nei vostri confronti mentre impugnerà il cellulare con memorizzati, per eventuale uso immediato, i numeri di telefono rosa, polizia, ambulanze e della Boldrini (quella non manca mai…).
Credetemi, in certi casi, la miglior difesa… è la fuga!