Conte sContento e senza Contentini. Nel Contesto di questo Travagliato periodo politico, trovano spazio le Contestazioni anche fuori luogo, come l’ultima iraconda dell’ex premier Giuseppe Conte che, a fronte della nomina di Stefania Craxi a Presidente della Commissione esteri del Senato, ha esternato il suo forte disappunto.
Lo sContento tra i 5 stelle, oramai sull’orlo dell’abisso, è palpabile.
Ma il segretario del Movimento dello “scomparso” Beppe Grillo, oltre che a Contestare il provvedimento di nomina della Craxi, è sempre impegnato a dibattere sulle armi ad uso offensivo o difensivo. Ci si chiede, a questo punto, come la fionda di Davide abbia potuto sconfiggere il gigante Golia. Ma non gli avrà fatto troppo male? A essere onesti e a Conti fatti, si direbbe di no.
Ma il nostro Eroe, fatti i debiti Conti, pare assai sContento degli esiti delle sue esternazioni e dell’accoglimento da parte della platea di sostenitori. Infatti, risulta evidente ormai, che l’alleanza giallo-rossa è finita e che la linea politica di Conte ha sempre meno appeal tra i suoi, fa notare a il senatore Antonio Saccone, portavoce nazionale dell’Udc.
Dopo la notizia della nomina della Craxi, il Movimento è entrato in fibrillazione e di corsa è stato convocato una riunione dei vertici 5 Stelle che si aspettavano (non si capisce come) l’elezione del grillino Ettore Licheri. Cresce, così, il malcontento nella truppa parlamentare. Diversi eletti invocano l’uscita dal governo perché questa storia della Commissione esteri “è uno smacco troppo grande”.
Insomma, uno sContento generalizzato che pone il segretario dei 5S in grave difficoltà.
Nessun Contentino per il Movimento, nato per Contestare le politiche italiane dell’era pre-grillo. Ma adesso l’implosione dei 5S sembra quasi, frutto anche dell’avvento di un personaggio, per l’appunto Conte, che molti detestano ed altri ritengono Contecorrente, pardon, controcorrente rispetto ai canoni del Movimento. Un filo atlantismo unito a un filo-putinismo passando per canoni di antipatriottismo o per altri versi, di sovranismo. Poi ho finito gli “ismo”.
Insomma, un’insalata di insensate Contestualizzazioni finalizzata a non si sa a quale fine.
Forse, a Conte fatto, in Parlamento, si comincerà a ragionare, a partire dalla fionda di Davide. Fatti i debiti Conteggi, magari ci libereremo di personaggi che dovrebbero tornare ai loro impegni professionali primitivi, senza paventarsi per ciò che non sono. Anche perché, stando agli spifferi di Palazzo, il peggio (politico) per il Movimento deve ancora arrivare…