Yahya Sinwar, pedofilia, scandali sessuali e omosessualità per il “puro Islam”. La notizia, già apparsa nei mesi scorsi su alcuni media, non dovrebbe destare scalpore, se non per il fatto che uno dei leader di Hamas ha sempre proclamato ed imposto la “purezza assoluta”, conforme ai criteri dell’Islam radicale. L’ANP, ad esempio, ha dichiarato che i gruppi LGBTQ nella WestBank sono “dannosi per i valori e gli ideali superiori della società palestinese”, arrivando a giustificare nel 2016 la condanna a morte di Mahmoud Ishtiwi perché gay.
Ma nel caso del leader di Hamas, purtroppo, non possiamo che sottolineare che la sua omosessualità “illecita” non è la sola eccezione a regole conformi all’islamismo. Sinwar, infatti, continua nella sua attività di propaganda di reclutamento e favoreggiamento affinchè molti minorenni, soprattutto provenienti da Jenin, siano delegati per il compimento di piccoli attentati con coltelli o armi da taglio in danno di israeliani a Gerusalemme. Le loro famiglie sono in contatto con i vertici di Hamas che, comunque, non si troverebbero a Jenin, ma riceverebbero gli ordini solo “a voce”, senza alcuna comunicazione telefonica.
E l’obbligo di attenersi agli obblighi è fornito dalle continue violenze ed abusi sessuali che i piccoli di Jenin, ma non solo, subiscono quotidianamente da Sinwar ed altri psicopatici della Jihad.
Stupro, abusi sessuale e pedofilia: come governa il leader di Hamas
Yahya Sinwar e suo fratello Muhammed sono stati accusati dall’ANP di diversi atti di violenza sessuale, stupro e persino pedofilia su membri di Hamas rinchiusi con loro in carcere. Inoltre, i superiori di Hamas lo hanno spesso accusato di aver avuto una relazione omosessuale con un suo vicino, di aver sottratto fondi per comprare il suo silenzio e di averlo sottoposto a torture indicibili per la medesima ragione. Accuse cadute nel vuoto vista l’importanza strategica di Sinwar e la fedeltà ottenuta dai miliziani dell’organizzazione terroristica.
Baruch Yedid, capo della redazione per gli affari arabi di Canale 14, emittente televisiva israeliana, ha rivelato maggiori dettagli su vari network televisivi e radiofonici 103FM, numerose notizie sugli scandali sessuali attribuiti al leader di Hamas a Gaza, tra l’altro quando si trovava incarcerato in Israele.
Secondo Yedid, “dal 2005, Muhammad Sinwar è il comandante della brigata Khan Yunis e un membro della leadership militare. È anche colui che, secondo i documenti del portavoce dell’IDF, ha scavato il gigantesco tunnel scoperto di recente, e tiene diversi scheletri nel suo armadio”. “È stato rilasciato dalla prigione dell’Autorità Palestinese nel 2000 – ha continuato Yedid – Quando Yahya era ancora in carcere, i capi dell’esercito e i boss della prigione si erano rivolti a lui riferendo che suo fratello minore era coinvolto in una serie di atti di pedofilia e molestie sessuali nei confronti di ragazzi, compresi agenti di Hamas”.
Alcuni degli incidenti, a loro dire, sono accaduti quando Muhammad Sinwar si trovava detenuto in una prigione palestinese, e altri quando era già un membro anziano di Hamas nella Striscia di Gaza. La risposta di Yahya, e ciò è confermato sia da Israele che da funzionari palestinesi, è stata furibonda ed ha provocato la cacciata dei funzionari dal suo ufficio e l’assoluta proibizione di indagare su qualsiasi questione relativa alla propria famiglia.
La pedofilia e gli abusi dei terroristi di Hamas
Un testimone degli abusi, tale Yedid, ha raccontato: “Nella prigione di Ofer all’inizio degli anni 2000, due uomini di Hamas hanno violentato un ragazzo, anche lui prigioniero palestinese. Yahya ha nuovamente proibito di indagare sulla questione, preferendo che non fosse aperta un’indagine approfondita perché suo fratello era ancora in libertà e Sinwar temeva che ciò avrebbe portato a un’indagine che avrebbe rivelato anche gli abusi sui minori perpetrati dal fratello Muhammad”. Secondo funzionari del Servizio Segreto Interno israeliano, lo Shin Bet, l’establishment della sicurezza, sarebbe in possesso di numerosi video del leader dell’organizzazione terroristica di Hamas a Gaza “mentre si intratteneva in attività sessuali con uomini”. Inoltre, sono molte le voci secondo le quali Sinwar sfoga i suoi istinti sessuali anche nei confronti di minori arruolati dall’organizzazione e soggiogati ai voleri dei loro superiori, in primis proprio Sinwar.
In aggiunta a tutto ciò, i suoi rapporti con Ahmed Andur, il suo braccio destro, eliminato di recente dall’esercito israeliano, sono stati descritti come “intimi e romantici” da innumerevoli fonti della Cisgiordania.
Un amore tutto jihadista …