Negli Stati lungo il confine colombiano l‘Esercito di liberazione nazionale colombiano (Eln) starebbe distribuendo razioni di cibo, fornite dal governo venezuelano, alla moltitudine di cittadini oramai allo sbando. Si ipotizza che questa opportunità, presa al volo dal gruppo ribelle, rappresenterebbe un tentativo da parte del gruppo colombiano di consolidare la sua presenza in Venezuela e rafforzare i possibili legami con l’amministrazione del presidente Nicolás Maduro.
A sostenere questa nuova impresa dell’Eln sarebbe stato il direttore dell’organizzazione non governativa venezuelana ‘Redes’, che avrebbe riferito che l’Esercito di liberazione nazionale, il più grande gruppo di guerriglieri attivo in Colombia, sarebbe impegnato nella distribuzione di scatole di cibo negli Stati di confine venezuelani di Táchira, Apure e Zulia. L’operazione avverebbe attraverso i comitati locali di stoccaggio e produzione (Comités locales de abastecimiento y producción-Clap). Le razioni sarebbero consegnate propagandando il “Fronte Carlos Villánizar di Carlos Germán Velasco” appartenente allo stesso Eln.
Risale alla scorsa settimana il primo anniversario dall’inizio dei negoziati di pace tra l’Eln e il governo colombiano a Quito, in Ecuador. Il 29 gennaio scorso, tuttavia, il governo ha deciso di sospendere i colloqui a causa di diversi attacchi effettuati dal gruppo in varie località del paese.
Secondo l’autorevole Osservatorio colombiano, l’Eln svolgerebbe, già da molti anni in Venezuela, attività criminali intrecciando rapporti con l’amministrazione Maduro. Inoltre, alcuni leader del gruppo vivrebbero in Venezuela o sarebbe comunque presenti in modo importante, specialmente in Stati di confine come Apure e Táchira.
“Questi nuovi eventi meritano molta attenzione perché l’attuale situazione sul confine tra Colombia e Venezuela sta diventando sempre più complessa a causa della massiccia migrazione di cittadini venezuelani colpiti dalla crisi economica e sociale del paese. Un fenomeno che si è dimostrato un vantaggio per i gruppi criminali”, come rivela ancora l’Osservatorio colombiano. In questo contesto, Eln potrebbe consolidare nel contempo la sua posizione nel caso in cui i colloqui di pace con il governo colombiano dovessero fallire, come dimostrano le decisioni dello scorso 29 gennaio.
Il rapporto sulla partecipazione dell’Eln alla distribuzione delle razioni alimentari del governo venezuelano, arriva una settimana dopo che l’amministrazione Maduro ha nominato Freddy Bernal come “protettore” dello Stato di Táchira.
Bernal sarebbe una figura chiave nel partito di governo venezuelano, con legami tra i gruppi armati illegali colombiani e i gruppi paramilitari filogovernativi noti come “los colectivos”, anche se al momento non ci sarebbero prove dei collegamenti tra Bernal e Eln. Oltre al suo nuovo incarico come protettore di Táchira, Bernal è anche responsabile dell’amministrazione e delle operazioni del Clap. Durante il suo mandato con il programma di distribuzione di cibo, sono arrivate diverse segnalazioni sulla partecipazione dei “los colectivos” nella distribuzione selettiva di razioni alimentari a comunità in cui hanno il controllo territoriale.
L’ipotesi più accreditata, seppur sempre ipotesi, è che il governo venezuelano si stia rivolgendo al gruppo criminale come alleato, nel tentativo di riconquistare una certa presenza nell’area di confine dove, a causa della massiccia emigrazione dal Venezuela, le dinamiche criminali dei vari gruppi sono oramai cambiate diventando imprevedibili.