“Francia, Italia, Belgio, Svezia sono paesi nei guai perché hanno molti immigrati musulmani. L’Italia, ad esempio, è il Paese dove i Fratelli Musulmani e il Qatar hanno più progetti. In Italia avete una fortuna grazie al fatto di non aver lo ius soli. La maggior parte delle persone pericolose sono più facili da espellere perché spesso sono di cittadinanza straniera. Da noi in Francia, invece, c’è lo ius soli. Finché non lo avrete, il 50% del problema sarà evitato perché quando non è un tuo cittadino è più facile espellerlo. Da noi, invece, molti non hanno più la cittadinanza dei genitori, sono solo francesi”. Lo dice, in un’intervista a Ofcs Report Alexandre Del Valle, professore di geopolitica all’IPAG di Parigi e alla LUISS di Roma; membro del laboratorio dell’Università Côte d’Azur; del centro francese di ricerca sull’Intelligence (CF2R) e del Center of Political and Foreign Affairs (CPFA).
Terrorismo, Del Valle: “In Italia i Fratelli Musulmani da 50 anni organizzano una eversione permanente”
Del Valle affronta ad ampio spettro i temi legati al terrorismo di matrice islamista, dai gruppi attualmente attivi fino alle radici storiche del jihadismo e i rischi per l’Europa. L’accademico, inoltre, non si esimi dal criticare le scelte della politica europea in tema di immigrazione. “È impossibile – spiega – che i servizi segreti italiani e i dirigenti non siano al corrente del fatto che i Fratelli Musulmani stanno organizzando in Italia, da una cinquantina d’anni, una eversione permanente e stanno addestrando generazioni di musulmani per odiare l’Italia, per non integrarsi e per formare una comunità simbolicamente separata, un comunitarismo molto pericoloso. L’Europa è pazza, geopoliticamente insana, delirante, perché abbiamo raccolto in tutti i paesi musulmani esponenti dei Fratelli musulmani”.
Medio Oriente: “Il 7 ottobre Hamas ha superato Isis e al Qaeda”
Per quanto riguarda l’attacco terroristico compiuto il 7 ottobre contro Israele, il professore analizza quanto accaduto mettendo a confronto Hamas con Isis e al Qaeda. E non ha dubbi: “Il 7 ottobre ha legittimato lo jihadismo in generale”. E poi aggiunge: “Il 7 ottobre Hamas ha fatto capire una cosa terribile: ‘noi possiamo sgozzare, violentare, rapire come Isis, ma lo facciamo per una causa nobile. Lo facciamo contro i sionisti e a favore della palestina invasa e dimenticata’. Quello che ha fatto il 7 ottobre supera i numeri degli attentati compiuti da Isis in Francia dall’86. Ha superato al Qaeda e Isis. Ha dato una decolpevolizzazione allo jihadismo più feroce in nome dei palestinesi”.
Medio Oriente: “Hamas non è un proxy dell’Iran, anzi lo ispira”
“Hamas – prosegue l’accademico – non è un proxy dell’Iran che non ha l’abitudine di fare questi attentati. Questo è il modus operandi dell’Isis. Se fosse così, basterebbe rovesciare il regime iraniano per cancellare Hamas che riceve, tra gli altri, miliardi da parte dei Fratelli Musulmani in tutta Europa e dall’Onu. Piuttosto, Hamas ispira l’Iran”.
Video integrale dell’intervista