Saranno processati in Iraq e la Francia interverrà solo in caso di condanna a morte. È questo l’accordo tra i due Paesi in merito agli jihadisti che dalla Siria sono stati trasferiti a Baghdad per essere giudicati. Solo negli ultimi giorni, l’Iraq ha ricevuto dalle forze curdo siriane e dagli Stati Uniti 85 terroristi dell’Isis di nazionalità francese che dunque non verranno rimpatriati ma saranno giudicati dalla Corte irachena. Un problema, però, potrebbe porsi in caso di condanna a morte, pena non prevista dalla Francia.
Finora in Iraq non è mai stata emessa una condanna a morte nei confronti di francesi sospettati d’appartenere allo Stato islamico. Ma nel caso delle persone in attesa di giudizio, il ministro della Giustizia, Nicole Belloubet, è stato chiaro: “Il nostro paese non accetta la pena di morte. Se questo fosse il caso in Iraq, ovviamente dovremmo intervenire per chiedere che questa sentenza non venga eseguita. È una condizione sine qua non”. Il ministro della Giustizia francese ha aggiunto che non si discute sul fatto che adulti francesi, consapevoli delle proprie scelte, debbano rispondere dei reati nei luoghi in cui sono stati commessi. La pena di morte nel territorio iracheno è prevista dei confronti di coloro che abbiano sostenuto materialmente un’organizzazione di tipo estremista, anche senza aver combattuto.
L’Iraq, nel corso degli anni, ha già giudicato numerosi jihadisti
É il caso, ad esempio, di altre tre francesi: Mélina Boughedir, Djamila Boutoutaou e Lahcène Gueboudj, condannate all’ergastolo (corrispondente a 20 anni di pena nella legge irachena), mentre per un centinaio di jihadisti stranieri è stata disposta la pena di morte. Mélina Boughedir è stata condannata in appello nel gennaio del 2018 per aver fatto parte della polizia del Daesh. La donna ha negato ogni addebito e al momento è rinchiusa nella prigione n.6 di Baghdad con il suo bambino di 2 anni. Stessa sorte per Djamila Boutoutaou, anche lei madre di una bambina. Ai neonati, infatti, è concesso di stare con le madri fino ai 3 anni.
di Jasmine Racca