In Afghanistan nasce il nuovo governo dell’Emirato “di rinascita nazionale” che è stato di recente presentato in pompa magna. Il primo ministro é il terrorista, riconosciuto come tale dalle Nazioni Unite, Hasan Akhubd, il ministro dell’interno è Sirajuddin Haqqani anch’egli ricercato per atti di terrorismo di matrice islamista e figlio di Jalaluddin Haqqani, il fondatore dell’omonima rete attiva da decenni in chiave terroristica. Sorvoliamo sulle personalità degli altri membri del governo meno noti, e soffermiamoci, invece, sulle radici del demone islamista.
In Italia si discute sull’eventuale riconoscimento del nuovo governo islamista. Sembra una boutade. Siamo ignominiosamente scappati in compagnia dei contingenti di tutto l’Occidente e lasciato solo un popolo che credeva in noi. Ora ci interroghiamo se è plausibile riconoscerne i “governanti” che, peraltro, hanno ripreso ad applicare la Sha’aria in ogni sua forma, anche la più becera.
Ma l’Italia non è scevra da responsabilità che risalgono ai tempi in cui i Talebani, in fondo, non erano che il meno peggio. Per continuare a leggere clicca qui