Sono state sei le chiese prese di mira dai terroristi suicidi islamisti, mentre un altro attentato è stato sventato all’aeroporto di Colombo, nello Sri Lanka. Il bilancio, al momento, è di 290 morti e circa 500 feriti. Principale accusato degli attentati è il gruppo jihadista Thowheeth Jamàath (Ntj), che opera incessantemente nel Paese da circa tre anni contro gli “infedeli”.
Ma le polemiche divampano all’interno dei servizi di sicurezza
Circa dieci giorni fa, infatti, una segnalazione specifica era giunta ai vertici dell’intelligence specificando che per il periodo pasquale il gruppo jihadista aveva prospettato attacchi contro chiese affollate di fedeli cristiani.
E le polemiche divampano anche nel nostro Paese
Un autoproclamato imam, Abdullah Al-Mosleh, ospite della conferenza indetta dall’Islamic Relief a Milano, ha dichiarato che “non c’è niente di male nel fare attentati suicidi se causano molti danni ai nemici infedeli. Questa è una buona cosa, se sono fatti in terre non-musulmane”. Un segnale inquietante che non dovrebbe fare calare l’attenzione sui predicatori d’odio in Italia, soprattutto se posti in relazione con avvenimenti già precedentemente pianificati.