Una marcia contro l’accordo di Marrakech. Nel primo pomeriggio di domenica 16 dicembre si è svolto a Bruxelles un corteo di protesta contro i migranti e soprattutto contro il Global compact for migration voluto dall’Onu e firmato l’11 e il 12 dicembre scorsi in Marocco. La manifestazione, denominata appunto “Marche contre Marrakech”, ha portato in piazza circa 5500 persone che si sono riunite nei pressi del palazzo sede dell’Unione europea e hanno iniziato a distruggerne le vetrate scagliando all’interno alcuni fumogeni. Secondo alcuni media locali, al corteo hanno preso parte molte organizzazioni e partiti nazionalisti fiamminghi. Non è chiaro se a Bruxelles siano conflitti anche esponenti di altri Paesi europei.
La polizia ha usato gas lacrimogeni e cannoni d’acqua per disperdere i manifestanti
Le forze dell’ordine hanno tentato di disperdere i manifestanti facendo largo uso di gas lacrimogeni e cannoni ad acqua, ma altre centinaia di persone si sono radunate aggiungendosi a quelli già in strada.
Sono stati segnalati numerosi feriti sia tra le forze dell’ordine che tra i manifestanti. La tensione è aumentata quando il corteo si è diretto verso la sede della Commissione europea.
Dopo qualche ora la situazione si è lentamente normalizzata, ma lungo le strade percorse dal corteo sono rimasti i segni di una vera e propria guerriglia urbana. La polizia di Bruxelles ha fatto sapere di aver arrestato circa 50 persone tra i manifestanti scesi in piazza.
Auto-pompe et gaz lacrymogène devant la commission européenne !!#MarsTegenMarrakesh #MarcheContreMarrakech #Bruxelles #Brussel pic.twitter.com/irJTCrSuXF
— pierrebxl (@pierrebxl) December 16, 2018
Contemporaneamente anche una manifestazione contro il razzismo
Contemporaneamente al corteo contro il Global compact for migration, a Bruxelles si è svolta un’altra manifestazione contro il razzismo e a favore degli immigrati. In piazza circa un migliaio di persone che ha sfilato senza creare disordini.