Abbiamo visto emergere negli scorsi giorni scomode verità sui dossier contro Trump fabbricati ad arte con i soldi del partito democratico americano, con il fine di infangare il presidente Trump. Pochi hanno dedotto dai memo desecretati di recente che l’agente segreto del MI6 inglese R. Steele, oltre ad essere pagato dal partito del Clan Clinton e di Obama, aveva costruito detto dossier con informazioni reperite da fonte russa. Ossia i russi in qualche modo avevano fornito delle dritte non a Trump ma ai democratici (…). Ciò è ormai agli atti del famoso FISA memo pubblicato negli scorsi giorni.
Poi, ieri è venuto fuori qualcosa di più scandaloso – se possibile – ossia che i russi sembrano aver letteralmente pagato il clan Clinton milioni di dollari, di fatto ribaltando l’accusa riportata dai giornali negli ultimi 12 mesi almeno: il soggetto “ricattabile” dai russi non sarebbe Trump, il quale giorno dopo giorno sta diventando sempre più vittima di coloro che non lo volevano fra i piedi (onde continuare coi loro traffici?), ma i democratici stessi.
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