Dagli Stati Uniti è stata diramata “l’allerta massima” per il rischio di attacchi terroristici sulla scia di quello all’aeroporto di Kabul durante le operazioni di evacuazione dall’Afghanistan. Ma si teme anche per le possibili infiltrazioni di cellule dell’Isis nel processo di trasferimento in Usa dei profughi afghani.
All’indomani della vittoria dei Talebani e degli attentati di Is-K che hanno colpito la popolazione civile in fuga da Kabul, si moltiplicano anche sui social network le minacce contro Stati Uniti e Occidente da parte di sedicenti membri delle varie sigle del terrore islamista.
Se le più disparate fonti aperte parlano di un risveglio islamico, molto genericamente, le informazioni settoriali ottenute con contatti “particolari”, segnalano un’inversione di tendenza da parte delle leadership dello Stato islamico. Non più mini-attentati condotti da “lupi solitari”, ma un ritorno ad azioni “spettacolari” compiute da cellule addestrate già integratesi in Occidente e, in Europa, in particolare.
Dalle minacce da tastiera allo spettro di un ritorno del terrore islamista
Se in tempi passati avevamo esternato seri dubbi sulla concretezza delle minacce che, periodicamente, invadono i monitor di noi tutti, oggi la realtà appare mutata. I terroristi da tastiera, è vero, continuano imperterriti a comporre inquietanti e sanguinolenti messaggi, composti con il photoshop nel tentativo di indurre paura, terrore e insicurezza. Ma dopo gli avvenimenti afghani, in alcune chat dedicate, e nel Dark web, sono ricomparse le minuziose indicazioni sulla composizione di composti primari per esplosivi artigianali, tattiche di attacco e target selezionati da colpire. Il tutto, lo ripetiamo, non rappresenta certo una novità.
Il dato reale è però preoccupante se accompagnato da quanto segnalato dalle agenzie di sicurezza a livello globale in merito a un ritorno a un periodo di “alto rischio”, caratterizzato dalla volontà dello Stato islamico di tornare alla ribalta colpendo i Paesi che hanno partecipato alla missione afghana, a quella nel teatro siro-iracheno e, non escluso, anche contro gli stessi Paesi musulmani definiti “Kafir”, ovvero miscredenti.”
Miliziani italiani o italofoni?
E nelle chat si parla anche italiano come in quella denominata “Romalibera”, dove appaiono sempre più spesso inquietanti conversazioni tra gli iscritti che vertono sull’ottenere informazioni sulla composizione di esplosivi e di richieste di aderire al Califfato, ormai itinerante.
“Etileneglicol dinitrato o EGDN EGDN è stato creato come alternativa alla nitroglicerina e dinamite. È più stabile a temperature più basse, ma ha proprietà quasi identiche alla nitroglicerina. È anche un forte esplosivo, quindi crea una firma sonora più ampia per effetto. Assicurati di indossare una maschera quando lavori con EDGN; i vapori sono considerati tossici e possono causare mal di testa e altri sintomi durante l’esposizione prolungata. se senti mal di testa o stordimento fai una pausa e esci fino a quando i sintomi non scompaiono. Questa ricetta per EGDN è estremamente semplice, ma richiede pazienza …….(omissis)”
Un ulteriore segnale rilevato, è la traduzione nelle lingue occidentali delle indicazioni di laboratorio”, ovvero quelle finalizzate a comporre miscele esplosive. Un dettaglio di non poco conto poiché rappresenta un chiaro segnale dell’appartenenza alla rete jihadista di “addetti” conoscitori di specifici idiomi. Infatti, mentre le schermate principali sono in lingua inglese, a corredo delle stesse viene riportata la traduzione in altre lingue, principalmente il francese, l’italiano e lo spagnolo, traduzioni redatte non con l’ausilio dei traduttori disponibili nel web, ma concepite da operatori conoscitori degli idiomi specifici.
“Acido Picrico Il nitrito di sodio è usato come conservante alimentare nei salumi. 1- Schiacciare — pillole di ————-forte (500 mg) ) in una polvere fine 2- Preparare — litri di ———- al –% mescolando ————– OPPURE miscelando ————– Sciogliere la polvere di —————————-in un grande contenitore (secchio da 5 galloni o più grande) — non preoccuparsi se tutto il solido non si dissolve 4- Aggiungere —————————- mescolando —> la miscela farà schiuma e diventerà ————— 5 – Lasciare 1 ora – mescolando ogni tanto per abbattere la schiuma di reazione 6- Filtrare e asciugare il prodotto solido prima dell’uso”
Acido picrico, fulminato di mercurio, azoturo di piombo e nitrato di ammonio, questi i composti più ricorrenti nei post poichè ritenuti di facile reperibilità. E su queste istruzioni artigianali può sicuramente pesare la consapevolezza degli “specchietti per le allodole” postati all’occorrenza dalle varie intelligence allo scopo di individuare gli utilizzatori del servizio o allo scopo di scongiurare attacchi micidiali e far fallire qualsiasi velleità di azione.
Il rischio dell’emulazione
Ma è anche vero che la pubblicizzazione da parte dei network jihadisti di indicazioni atte a indurre e concretizzare un’azione produce comunque un risultato spendibile con le successive rivendicazioni e l’effetto emulativo. Modalità già riscontrate nel recente passato.
E, come aggravante, la carenza di media ufficiali dell’IS ha spinto le reti di sostenitori a prendere l’iniziativa fomentando l’azione pur rimanendo all’oscuro dell’effettiva strategia del network jihadista.
Un pericoloso spontaneismo e un ritorno al passato con un’ulteriore innalzamento delle minacce. Nei progetti della leadership del Daesh , infatti, trova posto una nuova ondata di attentati in Occidente condotti non più dai soli lupi solitari, ma da cellule composite e con target multipli e concomitanti.
L’operato dei terroristi da tastiera risulta comunque utile nell’economia del Daesh conscio dell’importanza fondamentale che ricopre una vasta campagna propagandistica in uno specifico periodo temporale dove regna l’immobilismo delle potenze occidentali e nuovi scenari possono aprirsi per nuove campagne del terrore.