Andrea Repko, ristoratore ucraino, vive ormai da anni a Terni dove è titolare di locale. Ed è proprio dal capoluogo umbro che ha appreso dell‘invasione russa. “Ero tornato a casa (Ucraina, ndr) un mese prima del conflitto – spiega – ristoranti pieni, vita che scorreva tranquilla… insomma, un paese europeo. Poi…”. Nessuno si aspettava l’attacco russo iniziato esattamente un mese fa, né i governanti mondiali né la gente comune la cui quotidianità, fino al mese scorso, scorreva tranquilla. Andrea Repko si è adoperato dal primo momento per fornire aiuto alla popolazione civile, tramite la Chiesa cattolica ucraina in Italia. Aiuti a spese proprie e di connazionali solidali: alle spalle, infatti, nessuna associazione o organizzazione. Solo la volontà di essere d’aiuto.