Un drone da ricognizione americano è stato abbattuto nella zona dello stretto di Hormuz, dai Pasdaran iraniani. Il velivolo, un MQ-4C Triton, secondo gli statunitensi era in volo nello spazio aereo internazionale, mentre per i Guardiani della rivoluzione il drone era in sorvolo sui cieli iraniani.
Gli Usa confermano l’abbattimento del drone
L’abbattimento è stato subito rivendicato con un video messaggio del generale Hossein Suleiman, comandante dei Pasdaran, andato in onda sul canale nazionale iraniano. L’alto ufficiale ha voluto sottolineare che l’azione, compiuta con l’uso di missili terra-aria, rappresenta un “chiaro messaggio” agli americani a riprova della volontà dell’Iran di voler “evitare la guerra ma di essere pronti ad affrontarla”. Inoltre, Suleiman ha sottolineato che il drone era del tipo RQ-4 Global Hawk e non un MQ-4C come riportato dagli Stati Uniti. Da parte statunitense la conferma dell’abbattimento del drone si è avuta da funzionari del Dipartimento di stato americano che hanno comunque voluto chiarire che il velivolo, in dotazione alla Marina Militare Usa, era in volo nello spazio aereo internazionale per una normale missione di ricognizione.
Estrema tensione nell’area
L’incidente giunge in un momento di estrema tensione nell’area dello stretto di Hormuz, una zona cruciale per il passaggio del naviglio internazionale originato, soprattutto, dai paesi che si affacciano sul golfo Persico, non ultimo l’Arabia Saudita che mantiene alta la guardia contro le continue provocazioni degli iraniani, da anni nel mirino dei sauditi. La scorsa settimana alcune navi cisterna erano state colpite con l’utilizzo di mine marine e le responsabilità erano da subito ricadute sui guardiani della rivoluzione iraniani, da anni impegnati in un continuo pattugliamento dell’area con l’uso di imbarcazioni armate con siluri e missili terra-aria.