In Italia oltre 100.000 bambini crescono in una famiglia non tradizionale, con due genitori omosessuali. E’ una realtà che dagli Usa fino al nostro Paese si sta radicando sempre di più. Sono molti gli studi che già dagli anni ’70 sono dedicati alla salute mentale del bambino che cresce in famiglie cosìddette speciali. La rivista Pediatrics, organo ufficiale dell‘American Academy of Pediatrics del 2013, ha affermato che “un numero oramai molto ampio di dati, provenienti dalle ricerche degli ultimi trent’anni, sembra indicare chiaramente una buona resilienza dei bambini cresciuti da genitori gay e lesbiche. Questi bambini presentano uno sviluppo psicologico, sessuale e sociale paragonabile in larga misura a quello dei bambini cresciuti in famiglie tradizionali”. Bisognerebbe chiedersi, a questo punto, non solo se il bambino che ha due genitori dello stesso sesso sia amato o meno, ma se il bambino che cresce in una società tradizionale come quella italiana e non solo dentro casa sua, non soffra di un disadattamento latente.
Una rassegna che ha incluso i 33 principali studi dal 1990 al 2010 sulla genitorialità omosessuale e il benessere dei bambini e ha mostrato che “il benessere psicologico di bambini e adolescenti cresciuti da almeno un genitore omosessuale poteva considerarsi nella norma, non minore a quello vissuto da bambini cresciuti in famiglie eterossesuali. Addirittura, gli studi, hanno dimostrato che i figli di madri o coppie lesbiche mostravano addirittura punteggi migliori nella sicurezza dell’attaccamento ai genitori, nella percezione dei genitori come disponibili, nella frequenza con cui in famiglia si discuteva di temi legati alle emozioni”.
Molte delle più autorevoli istituzioni nazionali e internazionali si sono dette favorevoli al tema dell’omogenitorialità. Sia l’American Psychiatric Association che l’American Academy of Pediatrics, ma anche l’Associazione italiana di Psicologia e l’Ordine degli psicologi. Hanno però tutte sottolineato che deve essere nell’interesse del bambino avere genitori responsabili e capaci di prendersene cura. “ I bambini hanno bisogno di adulti in grado di garantire loro cura e protezione, insegnare il senso del limite e favorire tanto l’esperienza e l’appartenenza quanto dell’autonomia, negoziare conflitti e divergenze, superare incertezze e paure, sviluppare competenze emotive e sociali“, così scrive l’Associazione italiana di psicologia.