Un pagamento ulteriore per la sanità pubblica e nuove tasse sulle case. Sono solo alcuni dei nuovi cambiamenti imposti dalla Brexit per gli stranieri che vivono, o decidono di trasferirsi, in Gran Bretagna dopo l’uscita dall’euro.
Immigrati non residenti: indesiderati
Dal 31 gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 mettersi in regola sarà d’obbligo se ancora il cittadino straniero non ha chiesto il settled status o pre-settled status. A oggi, 2,4 milioni di europei hanno fatto domanda mentre 1 milione non è ancora in regola. Il governo Johnson ha già dichiarato che “se le persone non si saranno registrate entro la data sopracitata saranno applicate le leggi sull’immigrazione. Di conseguenza, essendo privi di diritto di soggiorno, saranno perseguibili nel Paese e soggetti a misure di esecuzione, detenzione e deportazione”. Dal 2021 cesserà la libera circolazione.
In aumento valore immobili, imposte e affitti nei prossimi 5 anni
Secondo Lucian Cook, head of residential research di Savills, un accordo con l’Unione Europea porterà un rilancio delle compravendite che faranno lievitare il prezzo delle case del 4,5% nel 2021 seguito da un rialzo del 3% ogni anno fino al 2024. Probabilmente il governo imporrà un aumento del 3% sull’imposta di bollo degli immobili (stamp duty) agli acquirenti non residenti nel Regno Unito portando a un aumento esponenziale della vendita di case agli stranieri, prima che tale tassa venga imposta. Il tutto accompagnato da una nuova certezza politica che vede la sterlina rafforzarsi sempre più rispetto all’euro, recuperando così il calo del 20% verificatosi dal 2014. Ma la crescita non riguarderà solo la capitale, i prezzi delle case aumenteranno anche in città come Manchester, Liverpool, Birmingham così come i prezzi degli affitti con un + 18,8% a Londra e un + 13,1 % nel resto del Paese.
Studenti stranieri e tasse: europei extra comunitari
Gli studenti dell’Unione Europea saranno trattati come veri e propri studenti extra- comunitari. Le spese universitarie potrebbero aumentare dalle 9 mila sterline all’anno attuali a 10 mila, fino ad arrivare a 38mila sterline l’anno per specializzazioni in medicina e simili. Dall’altro canto, il Primo ministro sta modificando la legge precedente che prevedeva l’uscita dal Regno Unito, per gli studenti stranieri, a 4 mesi dalla laurea se privi di un impiego. Ma da quanto emerge, la nuova legge, applicata a tutti gli studenti stranieri che inizieranno l’Università nel Regno Unito a partire dal 2020, prevederà una permanenza post-laurea di 2 anni. Per chi, naturalmente, potrà permetterselo.
Stranieri: una piaga sul sistema sanitario pubblico
Il partito conservatore farà pagare una tassa di 625 sterline a testa, oltre alle 400 sterline che i cittadini extra-Ue devono già pagare, per l’utilizzo o meno del servizio sanitario pubblico. I cittadini dell’Unione che vorranno trasferirsi in Uk dopo il 2020 dovranno dimostrare di avere un lavoro e per i primi 5 anni di residenza non avranno diritto a ricevere sussidi statali in caso di necessità e l’assistenza sanitaria gratuita del National Health Service, come invece accadeva prima di Brexit.
Portare beneficio all’economia britannica
Secondo il partito conservatore ridurre il numero di immigrati senza qualifiche o titoli di studio è essenziale per l’economia del paese. Ingegneri, medici, imprenditori saranno i benvenuti a differenza di camerieri e baristi. Verrà quindi introdotto un sistema di immigrazione «a punti», simile a quello australiano, che valuterà l’utilità della persona prima di concedere il visto o il permesso di lavoro con costi ridotti per specialisti nei settori dove ci sono carenze di personale come in sanità.
Turisti e visto elettronico
Infine, a tutti i turisti sarà richiesto di ottenere online, 3 giorni di anticipo rispetto la partenza, un visto elettronico della durata massima di 3 mesi con l’obbligo di passaporto biometrico. Dunque, no a carta di identità.