a cura di Raja
Il 32enne Husnain Rashid si era dichiarato innocente sin dall’inizio delle udienze. Nella giornata di ieri, però, ha cambiato la sua versione alla Woolwich Crown Court di Londra, ammettendo di avere commesso una serie di reati legati al terrorismo che lo condurranno a scontare una pena, forse la più pesante. Il giudice Andrew Lees, rivolgendosi all’imputato, ha esclamato: “Riceverai una lunga pena detentiva, non escluso quella dell’ergastolo”.
Rashid, nativo di Nelson, nel Lancashire, impiegato presso che la moschea ‘Mohamadi’ della città, aveva usato un gruppo chat su Telegram, piattaforma in cui gestiva un canale dal nome ‘Lone Mujahid’, in cui nell’ottobre scorso esortava i sostenitori a colpire il principino George, l’erede al trono di soli quattro anni.
Il principino aveva iniziato da appena un mese a frequentare la scuola St. Thomas’s Battersea, nel sud-ovest di Londra. Nello stesso periodo l’uomo invita i seguaci jihadisti a colpire e viene pubblicata una foto della scuola con accanto le immagini di due miliziani mascherati, una didascalia con l’indirizzo dell’edificio e un messaggio di follow-up: “Persino la famiglia reale non sarà lasciata sola. La scuola inizia presto” seguito dalla pubblicazione di un “libro del terrore” dedicato all’intera famiglia reale.
Le intenzioni terroristiche connesse al piccolo, rappresentano, però, solo una parte dei progetti di Rashid sino dai 13 mesi antecedenti all’arresto.
In questa sorta di e-toolkit su Telegram, infatti, suggeriva agli adepti di iniettare il cianuro nella frutta e verdura presso le rivendite alimentari e di avvelenare i gelati nei supermercati, pubblicando indicazioni sui potenziali stadi britannici da colpire, sulla scia dell’attacco di Besiktas in Turchia, avvenuto il 10 dicembre 2016.
Decisivo per la svolta delle indagini, il contatto che il sospetto intratteneva con Omar Ali Hussain, ex guardia della sicurezza di Morrisons, che fuggendo dalla sua abitazione ad High Wycombe nel Bucks, si era unito ai miliziani dello Stato Islamico in Siria. Gli inquirenti ipotizzano che Hussain abbia fornito a Rashid le indicazioni su come poter essere raggiunto, avendo rilevata la richiesta di passaporto nel 2016 proprio da parte di quest’ultimo, che la polizia sospetta sia stata presentata proprio al fine di raggiungere la Siria.
Poco prima del suo arresto stava continuando nel progetto della rivista ‘Lone Mujahid’,un magazine jihadista comparabile ai più noti “Inspire” e Rumiyya” .
Gli agenti dell’unità antiterrorismo hanno dichiarato che Rashid avrebbe condiviso circa 360.000 messaggi in 150 forum diversi su Telegram tra il novembre 2016 e la data del suo arresto, un anno dopo. I messaggi comprendevano progetti di attacco agli stadi britannici, le elezioni generali del 2017, il Trafford Centre di Manchester e i BBC Proms in the Park.
Tra le varie pubblicazioni sono stati rinvenuti messaggi di giubilo diffusi in occasione di attacchi terroristici avvenuti in altri altri paesi corredati da frasi inquietanti:”Guarda intorno quanti infedeli riesci a raggiungere e uccidere, con la tua auto, coltello o anche una pietra, o avvelenandoli! … Esci e prenditi la rivincita! Che cosa stai aspettando? … Chiediamo ad Allah di benedirti e farti avere successo”.
Il sospetto terrorista sarà giudicato il prossimo 28 giugno dalla Woolwich Crown Court.