Un ex recluta dei marines americani è stato arrestato dal FBI con l’accusa di avere pianificato un attacco suicida a San Francisco, in occasione delle festività natalizie. Ispirato dai proclami dell’Isis, il 26enne Everitt Aaron Jameson, avrebbe confidato ad un agente sotto copertura, ritenuto membro del Daesh, il suo progetto in stato di avanzata preparazione che prevedeva di fare esplodere un ordigno al molo 39 di San Francisco in una determinata posizione da dove i superstiti si sarebbero incanalati verso una sorta di corridoio dove Jameson aveva previsto di appostarsi con un fucile di assalto per colpire i fuggitivi e compiere la strage.
L’uomo non aveva calcolato un piano per la fuga perché disposto ad immolarsi per la causa jihadista e aveva addirittura stilato una sorta di testamento, ritrovato durante una perquisizione nella sua casa, nel quale afferma che “Abdallah Everett ibn Gordon ha commesso questi atti sui miscredenti, in nome della Casa dell’islam, Allahu Akbar!”.
Il piano confidato all’infiltrato Fbi
All’agente infiltrato, Jameson avrebbe detto di voler compiere un attacco che combinasse le modalità di quello a San Bernardino del dicembre 2015 e il più recente di New York ad Halloween, e avrebbe chiesto la collaborazione dell’agente per procurarsi il materiale necessario a confezionare l’ordigno e le munizioni occorrenti per l’arma, dichiarandosi disposto a finanziare eventuali altri progetti dell’Isis.
Secondo gli investigatori, Jameson avrebbe aderito ai progetti jihadisti dell’Isis dopo un lungo periodo di auto-indottrinamento sul web, dove in alcuni post avrebbe espresso la sua rabbia per la recente decisione del presidente statunitense Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele.
Il 26enne Everitt Aaron Jameson in passato aveva frequentato un addestramento di base nel Corpo dei Marines americani, ricevendo anche la qualifica di tiratore scelto, ma la scoperta di un “asma latente”, aveva provocato il suo congedo nel 2009, disposto dal tribunale con l’accusa di arruolamento fraudolento”.