La minaccia terroristica alle Olimpiadi coinvolge direttamente gli atleti israeliani. Molti di loro hanno ricevuto minacce di morte addirittura tramite semplici sms o e-mail. In alcuni testi si fa esplicito riferimento ad una ripetizione del massacro di Monaco del 1972, avvertendo, altresì, di attacchi agli aeroporti, agli hotel e nei luoghi pubblici affollati della Capitale francese.
Gli atleti israeliani Peter Paltchik, nuotatore, e Meiron Cheruti, judoka, sono stati oggetto di terrificanti minacce di morte mentre si avvicinano le Olimpiadi di Parigi 2024. Paltchik ha ricevuto una e-mail che lo invitava al proprio funerale, mentre messaggi analoghi sono giunti anche a Cheruti, arrivando a programmarne il suo funerale per il 27 luglio 2024.
In un video diffuso oggi sui social network, prodotto probabilmente da membri di Hamas e girato in uno dei tunnel scavati dall’organizzazione terroristica, un membro del gruppo ha lanciato minacce dirette allo svolgimento delle Olimpiadi di Parigi che inizieranno venerdì prossimo.
Video di Hamas
Il testo del video messaggio si articola sulla vendetta per gli attacchi israeliani contro la Striscia di Gaza e si rivolge al popolo francese e al presidente Macron, accusandoli di sostenere lo Stato di Israele e suoi leader criminali contro il popolo palestinese. “Voi avete rifornito i sionisti di armi aiutandoli a uccidere i nostri fratelli, sorelle e bambini. Avete invitato i Sionisti ai Giochi olimpici. Pagherete per ciò che avete fatto. Un fiume di sangue scorrerà per le strade di Parigi, se Dio vuole, il giorno sta arrivando”.
Un’altra concreta minaccia è giunta da un sedicente gruppo filo-palestinese che dichiara: “L’Organizzazione per la Difesa del Popolo annuncia che intende danneggiare qualsiasi presenza israeliana alle Olimpiadi… La lobby ebraica che controlla il Parlamento francese non determinerà più nulla”.
Tutto questo mentre la squadra israeliana è in rotta verso la Capitale francese in uno stato di allerta elevatissimo e con misure di sicurezza straordinarie, che seguono la strategia dettata da una riunione ai massimi livelli tenutasi alcune settimane fa, ma, comunque, suscettibile di aggiornamenti in base ad eventuali emergenze.
Olimpiadi: il clima che si respira attualmente in Francia non è certo dei migliori
Centinaia le disdette presso le attività ricettive, anche per gli alti costi legati al soggiorno, controlli serrati e rigorosi ma, nonostante tutto questo, l’ultima settimana è stata costellata da numerosi fatti di sangue compiuti da aderenti alla “religione di pace” o, in ogni caso da arabi soggiornanti nel Paese d’oltralpe.
A ciò si aggiunga, per mero dovere di cronaca, la campagna pubblicitaria lanciata dall’azienda tedesca Adidas per reclamizzare le sue scarpe “olimpioniche” che fecero esordio proprio durante i tragici XX Giochi olimpici del 1972 tenutisi a Monaco di Baviera. A pubblicizzare il prodotto, niente meno che la modella palestinese Bella Hadid, nota per le sue posizioni antisemite e strenua sostenitrice dei movimenti di lotta per la liberazione.
Adidas, recepite le innumerevoli note di protesta, sia da organi ufficiali che postate sui maggiori social network globali, ha tardivamente innestato la retromarcia eliminando una pubblicità condotta a senso unico e palesemente fomentatrice degli animi già di per sé surriscaldati della folta comunità araba presente in Francia, nonché degli utili idioti sostenitori della “causa”.