Nuova offensiva degli al-Shabaab in Mozambico. Nel nord del Paese, a Mocimboa da Praia, 2 persone sono rimaste uccise ed altre 2 ferite a seguito di un raid degli integralisti islamici durante il quale sono state date a fuoco decine di abitazioni nei vicini villaggi di Mitumbate e Makulo.
Il raid degli Shaabab in territorio mozambicano fa seguito a quelli dell’inizio del mese di ottobre, dei quali avevamo riferito, e dove i miliziani islamisti avevano attaccato sia la popolazione del distretto di Mocimboa da Praia, sia i militari e gli agenti accorsi per tentare di arginare gli attacchi.
Il governatore del distretto, Julio Parruque, ha dichiarato che i Mujahid hanno espanso la loro zona d’influenza al distretto di Nangade e che dalle foreste circostanti si muovono per condurre gli attacchi.
Le autorità del Mozambico hanno dichiarato che dall’inizio di ottobre sono stati effettuati 308 arresti nei confronti delle bande degli integralisti e, tra questi, 208 sono stati perseguiti penalmente e successivamente rilasciati per insufficienza di prove. Nelle operazioni delle forze di sicurezza sono stati sequestrati sei veicoli utilizzati per condurre gli attacchi. Il governatore Júlio Paruque ha esortato la popolazione a continuare nella collaborazione con le forze dell’ordine nel segnalare ogni movimento di persone sospette per contribuire alla sicurezza del Paese.
Il nuovo attacco condotto dagli Shaabab non fa che acuire le preoccupazioni per il fenomeno jihadista ritenuto non più solo allo stato latente. La segnalata presenza di “stranieri” tra le milizie islamiste è un ulteriore indicatore delle funesta influenza che i reclutatori dimostrano di saper riversare sui neofiti e rappresenta un segnale allarmante per l’espansionismo dell’Islam radicale nel Continente africano, dove un’eventuale congiunzione tra Boko Haram e al-Shaabab avrebbe effetti deleteri soprattutto sulla disastrata economia dei Paesi coinvolti dalla follia jihadista.