E’ stato identificato dalle autorità montenegrine l’uomo che, nella nottata trascorsa, dopo aver lanciato una bomba a mano nel compound dell’ambasciata statunitense a Podgorica, si è fatto esplodere.
Si tratta del 43enne Dalibor Jaukovic, ex militare dell’esercito dell’ex leader Slobodan Milosevic, nato a Kraljevo, ma sempre vissuto nella città montenegrina teatro dell’attacco.
L’uomo, in passato, era stato decorato personalmente da Milosevic per il suo contributo nella guerra contro la Nato nel 1999. In Montenegro sono molti a rimanere contrari all’adesione del paese alla Nato a causa dei bombardamenti che l’alleanza intraprese per fermare la guerra in Kosovo durante la campagna denominata “ Allied force”. All’epoca il Montenegro era ancora parte integrante della Jugoslavia dalla quale si dichiarò indipendente nel 2006. Sono comunque numerosi, all’interno del paese, i pareri contrari all’adesione all’Alleanza atlantica del paese, avvenuta nel 2017.
L’anno precedente due ex agenti dei servizi segreti russi finirono sotto processo con l’accusa di voler organizzare un complotto per il rovesciamento del governo democratico costituito in Montenegro.
Dal dicembre 2008 lo Stato balcanico ha formalizzato la richiesta di adesione all’uUnione europea a seguito della quale il Consiglio europeo ha aperto formalmente i negoziati nel 2012.