Le midterm elections sono concluse e il presidente americano Donald Trump guadagna un’altra vittoria. “Tremendous success tonight, thank you to all”, ha scritto su Twitter il capo della Casa Bianca a termine degli spogli elettorali. I repubblicani hanno, dunque, il pieno controllo del Senato con il 51% contro il 43% dei Democratici. Alla Camera, invece, i dem hanno il 50, 3% contro il 44,4%. “Domani è un giorno nuovo per l’America – ha commentato Nancy Pelosi, capogruppo democratica alla Camera –Non si tratta solo di una vittoria dei democratici, è la vittoria delle regole costituzionali, dei controlli sull’amministrazione Trump”.
Elezioni di midterm molto sentite quella di quest’anno che ha visto andare al voto circa 50 milioni di persone chiamate alle urne per rinnovare tutti i 435 seggi della Camera e al Senato solo 35 seggi, un terzo sul totale di 100. Una grande affluenza che non ha riservato sorprese nei risultati dei singoli Stati. Il Texas, ad esempio, da sempre roccaforte repubblicana, ha votato e scelto un governatore democratico. Non vale lo stesso però per gli lo Stati dell’Indiana, North Dakota e Missouri dove la vena repubblicana è rimasta forte e vincente.
Un risultato importante è stato anche quello ottenuto in Florida, data nei sondaggi a metà tra i dem e i repubblicani, lasciando però spazio a quest’ultimi con una lotta all’ultimo voto.
Un segnale, flebile, di cambiamento c’è ed è innegabile e sono già in molti a chiedersi se a questo punto potrebbe esserci un cambio di rotta nella politica trumpiana. La risposta potrebbe essere sì. Nonostante sia doveroso utilizzare il condizionale, Trump non avrà più la massima libertà e pieno controllo politico perché perdendo la maggioranza alla Camera si troverà costretto a dover mediare con i Democratici su molte delle questioni che gli stanno più a cuore. Questo però senza dimenticare che le leggi negli Stati Uniti diventano tali solo con l’accordo di entrambe le Camere. E il Senato è rimasto pienamente repubblicano. A questo punto non resta che aspettare qualche colpo di scena, un nuovo episodio del Presidente Usa, Donald Trump, per capire davvero cosa ne sarà degli States per i prossimi 2 anni. Cambio di rotta o rivoluzione?