In una spirale di violenza che pare non trovare via d’uscita, questa notte dalle rampe dislocate a Gaza, un razzo verso la zona residenziale di Tel Aviv ha provocato almeno 7 feriti e la distruzione di un’abitazione. Il principale indiziato è Hamas, che in più riprese aveva preannunciato, in accordo con la Jihad islamica e Hizbollah al confine del libano, la ripresa dell’offensiva contro Israele. Ma il gruppo ha negato ogni responsabilità spiegando che “una delegazione della sicurezza egiziana doveva venire oggi a Gaza. Hamas non ha interesse a lanciare un razzo contro Israele prima del loro arrivo”.
L’ordigno forse partito da una rampa nei pressi del valico di Rafah
La rampa da cui dovrebbe essere partito l’ordigno è stata localizzata nei pressi del valico di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, zona nella quale sono stati costruiti anche i recenti cunicoli di accesso da e verso i territori palestinesi. Stupiscono sia la gittata del razzo, circa 120 chilometri, sia il mancato intervento dell’Iron dome, il sistema di difesa antimissile israeliano. Ma le reazioni dello Stato ebraico non si sono fatte attendere, come per i precedenti bombardamenti. Lo Tsahal, l’esercito israeliano, ha predisposto il bombardamento di alcuni siti segnalati in precedenza dall’intelligence.
Il premier Netanyahu, ha anticipato il suo rientro dagli Stati Uniti per presiedere il gabinetto difesa e coordinare eventuali ritorsioni contro le organizzazioni terroriste operanti a Gaza. Due brigate meccanizzate dello Stato ebraico sono state già spostate al confine con la striscia in attesa di ulteriori istruzioni. A titolo precauzionale sono stati chiusi i valichi di Erez e Kerem Shalom.
La condanna per quanto è accaduto a Tel Aviv é arrivata anche inviato Onu nella regione Nickloay Maldenov che su Twitter ha scritto: “Il lancio di oggi di un razzo da Gaza verso Israele che ha colpito una casa a nord di Tel Aviv e ferito 7 persone è assolutamente inaccettabile. L’Onu – ha aggiunto – sta lavorando intensamente con l’Egitto e tutte le parti ma la situazione resta molto tesa”.