É sempre più vicino l’ingresso ufficiale di Hezbollah in guerra contro Israele. Nel frattempo, il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha incontrato i vertici di Hamas e altri funzionari palestinesi in Qatar. Il rappresentante iraniano, inoltre, ha chiesto a Bashar al Assad e alle milizie sciita di sfruttare la situazione in Israele e di occupare le alture israeliane del Golan allo scopo di installare altre rampe missilistiche e basi di osservazione. Il ministro degli Esteri iraniano ha affermato, all’emittente al Mayadeen di Beirut, che è possibile aprire nuovi fronti contro Israele se continuasse l’attacco contro Gaza.
Abdollahian ha affermato che “i paesi e i popoli musulmani non accettano le continue violazioni contro il popolo palestinese” ed ha sottolineato che “Israele e i suoi sostenitori” sono pienamente responsabili delle conseguenze dei continui attacchi contro il popolo palestinese”.
L’Intelligence di Gerusalemme rileva un intenso sforzo iraniano per trasferire armi avanzate a Hezbollah in Libano. Secondo quanto riferito, l’IDF ha bombardato aeroporti siriani e grandi convogli di armi in rotta verso i confini a sud del paese negli ultimi giorni. La mossa potrebbe comportare un preoccupante flusso di armi, in particolare di nuove armi iraniane verso Hezbollah.
L’interazione rilevata tra Russia, Iran, Hezbollah e Siria è sempre stata complessa e qualsiasi movimento a vantaggio di Hezbollah o dei rappresentanti sostenuti dall’Iran è visto come una minaccia.
Lo spostamento di armi da Hezbollah alle tribù confinarie del Libano o alla Russia appare vantaggioso per i terroristi di Nasrallah e soprattutto per Teheran stessa, che ottiene più risultati: quello di avvantaggiare i miliziani di Nasrallah che tendono sempre più ad accumulare armamenti al confine, eliminando gli arsenali più vetusti e sostituendoli con quelli avanzati, e quello di guadagnarsi al tempo stesso la gratitudine di Mosca.
Il vantaggio della Russia risiede nella fornitura di armi che garantisce a Mosca munizioni, proiettili e razzi a buon mercato. Questa mossa minaccerebbe le forze statunitensi in Siria, dando all’Iran quattro vittorie: ottenere consensi dalla Russia, aiutare Hezbollah, minacciare gli Stati Uniti e Israele.
Si stima che Hezbollah possieda circa 150.000 razzi e un gran numero di armi fornite, nel corso degli anni, dall’Iran. Sino ad oggi la tattica utilizzata dall’organizzazione terroristica sciita è stata “giustificazione della difesa”.
L’Iran, dopo le dichiarazioni dei sui esponenti in Libano che annunciano l’entrata in guerra contro Israele, ha ordinato a tutti i comandanti delle milizie sciite in Iraq di trasferirsi in Siria e Libano e di attendere ordini da Teheran.