Almeno 12 morti, 74 feriti e decine di dispersi. Tra questi anche una coppia di ragazzi italiani. E’ il bilancio ancora provvisorio del tragico incendio scoppiato nella notte a Londra. All’una locale (le 2 in Italia), il rogo ha coinvolto un grattacielo di 27 piani, il Grenfell Tower, nei dintorni di Notting Hill. Circa 600 le persone residenti nei 120 appartamenti. Le autorità, però, non sanno quante fossero quelle presenti all’interno dell’edificio nel momento in cui sono divampate le fiamme. Sul posto sono intervenuti circa 200 vigili del fuoco con 40 autopompe. Si teme il collasso della struttura. Ancora ignote le cause del disastro.
Anche bambini tra le persone scomparse
A distanza di ore dall’accaduto, mentre ancora i vigili del fuoco sono impegnati a domare le fiamme, emergono inquietanti dettagli sulle possibili vittime. Secondo le testimonianze delle persone evacuate e trasferite in strutture per l’accoglienza, tra le persone scomparse ci sarebbero dozzine di bambini. I membri di numerose famiglie, infatti, non sono stati ancora rintracciati e in alcuni casi si teme il peggio. Durante le fasi di evacuazione, alcuni si sono ritrovati in strada tra le urla di gioia. Per altri, però, le notizie sui propri cari non sono ancora confortanti.
Il panico tra gli inquilini: il grattacielo si trasforma in una enorme torcia
Secondo quanto riportato dal Daily Mail, l’incendio sarebbe scoppiato al secondo piano e in pochi minuti si è propagato verso l’alto sprigionando una enorme colonna di fumo nero e denso. Nel drammatico racconto di quei minuti, testimoni hanno raccontano di aver visto le persone lanciarsi dalla finestra per scappare dall’inferno. Molti residenti sono stati svegliati dalle urla e dall’odore di plastica bruciata. A quel punto, chi ha potuto ha lasciato l’edificio riversandosi in strada, mentre il grattacielo si trasformava in una enorme torcia. Decine di persone, però, sono rimaste intrappolate e le urla di terrore sono state sentite in strada. Qualcuno avrebbe anche tentato di calarsi dalle finestre annodando le lenzuola. Molti degli inquilini tratti in salvo, riporta il Daily Mail, hanno detto di essere stati svegliati dalle grida e da un calore intenso, misto all’odore acre di plastica bruciata. Una donna che vive davanti, parlando alla Cnn, ha detto di aver visto il grattacielo inghiottito dalle fiamme in meno di 45 minuti. Un altro vicino ha detto di aver visto la gente saltare dal quindicesimo piano per sfuggire al fuoco, mentre il salvataggio di una bambina di 5 anni è stato accolto con urla di gioia.
Le cause
Secondo i vigili del fuoco, le cause dell’incendio sono ancora ignote, ma un gruppo di inquilini della Grenfell Tower ha fatto sapere di aver più volte lanciato l’allarme sul rischio proprio di un rogo all’interno dell’edificio. Nel 2013, infatti, un episodio del genere era stato scongiurato per un soffio. Un avvertimento, secondo il Guardian, ignorato sia dal Municipio di Kensington che dal proprietario.
Nel 2012, inoltre, un controllo avrebbe accertato che il materiale antincendio in dotazione non era stato rinnovato da anni. Nel 2016, invece, nonostante la ristrutturazione dell’immobile costata 10 milioni di sterline, gli inquilini hanno continuato a esprimere molte perplessità sulla tenuta dell’edificio a causa della vetustà della struttura costruita nel 1974.
Secondo quanto riporta il Daily Mail, alcuni inquilini avrebbero detto che l’incendio che ha trasformato l’edifico in un inferno, sarebbe partito da un frigorifero difettoso. Una versione, questa, non confermata dalle autorità.
L’appello di Pamela Pizziolo, cugina dell’italiano disperso
Sono Marco Gottardi e Gloria Trevisan i due italiani che risultano scomparsi nel rogo del grattacielo a Londra. Entrambi sono originari del Veneto. L’appello di Pamela Pizziolo, cugina di Gottardi, sta facendo il giro del web, nella speranza che i due ragazzi, non rintracciabili, siano riusciti a scappare dall’ultimo piano della torre che si è incendiata nella notte.