La Germania vuole ritornare ufficialmente in Libia e per questo si prepara a riaprire l’ambasciata a Tripoli entro l’anno. La notizia è circolata nei giorni scorsi e, stando a quanto riferito da Libya Observer, l’ambasciatore Christian Buck, avrebbe informato Fayez Al-Sarraj, a capo del governo di unità nazionale nato sotto l’egida dell’Onu, della volontà di alcuni membri del Bundestag di visitare il Paese nordafricano per iniziare a “sviluppare nuove relazioni”.
L’occasione è data dalle prossime elezioni che si terranno nel Paese. La Germania, secondo le informazioni filtrate, avrebbe assicurato pieno sostegno alla Libia per agevolare un voto che possa portare al potere un governo stabile.
Un’impresa non facile vista la frammentazione e le difficoltà affrontate in questi anni da Serraj stesso. Il capo dell’esecutivo, infatti, non è riuscito mai ad avere il pieno controllo della Libia, che di fatto ha mantenuto un altro governo a Tobruk non riconosciuto dalla comunità internazionale. Il governo targato Onu non ha mai rappresentato il popolo libico e alla vigilia del voto la situazione diventa sempre più caotica.
Alle prossime elezioni, inoltre, ha già annunciato di candidarsi Saif Gheddafi, il figlio dell’ex rais, che ha fatto sapere di essere appoggiato dalle tribù e non solo.
L’annuncio della riapertura dell’ambasciata tedesca in Libia, comunque, è stata ben accolta da Sarraj che ha sottolineato come le condizioni di sicurezza a Tripoli sono sotto controllo.
La situazione nel Paese, però, è tutt’altro che sicura. Nei giorni scorsi a Bengasi, un duplice attentato ha scosso la roccaforte del generale Khalifa Haftar e due autobombe hanno causato decine di morti vicino alla moschea di Bait Radwan, nella zona residenziale di Al-Salmani.