Nè lone wolf o cellule preordinate, ma soggetti che inconsapevolmente o meno hanno voluto “emulare” le gesta di altri martiri, ma senza suicidio. L’indubbia capacità dello Stato islamico è stata quella di produrre un fenomeno che possiamo definire di emulazionismo. Ma questa volta cambia ancora la strategia Isis: meno martiri e più operativi
Colpire la Turchia, all’indomani di un colpo di Stato fallito e della conseguente miscellanea di volontà di separatismi e, soprattutto, di una accentuata colpevolizzazione di adesione ad ideali occidentali, è un segnale forte. Valutati i costi di nuclei preconfezionati di mujaheddin, gli affiliati all’Isis hanno scelto la via più breve, quella del soggettivismo. L’attentatore (o gli attentatori) di Istanbul, infatti, si sono ben guardati dal sacrificarsi in nome della causa anzi, hanno scelto la via della fuga, quasi a volersi salvaguardare per future e già preordinate azioni.
Per i musulmani più radicali ogni conquista, politica-religiosa-culturale, comunque ottenuta diventa un simbolo dell’espansione dei confini dell’Islam che, oltre a portare ad un incremento dei territori assoggettati, può giovarsi di nuova linfa per la propria economia e di popolazioni da poter indottrinare al credo musulmano nella sua accezione più ortodossa.
Il Daesh, Isis, o Califfato, pur avendo subito sconfitte ineludibili sui campi di battaglia, è ben lungi dall’essere stato sconfitto. I motivi sono semplici: puoi sconfiggere il nemico sul campo, ma non puoi e non potrai mai modificare il suo modo di pensare. Con parole semplici e comprensibili, si vuole esplicare il concetto della non – disfatta di un’ideologia radicale che è ormai radicata nel nostro quotidiano vivere. Un’eredità di barbarie, comportamenti animaleschi e follia che purtroppo pare aver fatto breccia nelle menti di numerosi giovani che di Islam e Jihad in fondo non ne sapevano niente.
L’attentatore di Istanbul ha voluto deliberatamente lanciare un segnale: siamo imprendibili ed imprevedibili. Poi, dopo il selfie rituale, ha fatto tranquillamente ritorno in Siria con la copertura di moglie e figlio.
Altri attentati sono in preparazione da parte di figure non più losche. Aspettiamoci di tutto ed in ogni luogo, purtroppo.