Presentati a Gerusalemme i risultati dei test condotti della nuova versione aggiornata del sistema anti-missile e anti-aerea Iron Dome (Cupola d’acciaio). Il ministero della Difesa di Israele, durante una conferenza stampa, ha dichiarato che i test effettuati hanno simulato minacce avanzate che potrebbero poter essere affrontate in futuro, sia da terra che dal mare.
La versione aggiornata dell’Iron Dome dovrebbe essere consegnata all’IAF (Israel air force) per l’impiego operativo e sarà integrata e installata anche sulle corvette Sa’ar 6 della Marina israeliana e ricoprirà un ruolo fulcro per la difesa delle acque territoriali.
Il test è stato condotto dall’Organizzazione per la difesa antimissile israeliana, dalla Direzione per ricerca e sviluppo del ministero della Difesa e dall’industria israeliana Rafael Advanced Defense Systems.
Secondo quanto riferito dal Jerusalem Post, alle prove di utilizzo hanno preso parte anche l’aeronautica e la Marina militare e la campagna di test si è svolta in una serie di scenari che simulavano minacce avanzate che potrebbero ingaggiare Iron Dome.
L’appaltatore principale per lo sviluppo e la produzione dell’Iron Dome è Rafael Advanced Defense Systems, mentre il radar Mmr è stato sviluppato da Elta, una sussidiaria di Israel Aerospace Industries (Iai), e il sistema di comando e controllo (Bmc) è sviluppato da mPrest. L’Iron Dome è parte integrante del sistema difensivo a piu’ strati di Israele sviluppato dall’Imdo.
Nel mese di dicembre erano già stati completati con successo una serie di test di intercettazione con fuoco vivo dei sistemi d’arma Iron Dome e David’s Sling contro missili balistici e, per la prima volta, anche missili da crociera rappresentativi delle minacce presenti e future affrontate dai due sistemi di difesa anti-aerea. In particolare i missili e i razzi lanciati dai gruppi islamisti nella Striscia di Gaza e dal movimento sciita Hezbollah dal Libano meridionale, ma anche missili da crociera lanciati dall’Iran.
Il sistema d’arma è progettato per la difesa tattica e strategica anche dei centri urbani, in grado di intercettare razzi a media velocità, proiettili di artiglieria e missili balistici ed in grado di neutralizzare minacce a corto raggio dai 3 ai 72 km in tutte le situazioni meteo.
Dotato di un radar el/m2084mmr e di missili Tamir della RAFAEL e ideato come contromisura difensiva per la minaccia dei razzi Katyusha e grad lanciati da Gaza e dalla Siria contro il territorio israeliano, è entrato in servizio nel marzo 2011.