La costruzione del gasdotto sottomarino più lungo del mondo in compartecipazione con l’Italia, Cipro e l’Unione europea. A Nicosia, in occasione del vertice sull’energia che si svolgerà oggi e a cui parteciperà Yuval Steinitz, il ministro israeliano per le Infrastrutture nazionali e le risorse energetiche e idriche, sarà il firmatario di un memorandum d’intesa per promuovere l’accordo.
La costruzione del gasdotto è stata inizialmente concordata attraverso la firma di una dichiarazione congiunta durante il summit di energia East Med tenutosi ad aprile a Tel Aviv. I costi dell’impianto sono valutati in circa 5,5 miliardi di dollari, e la sua attivazione coprirà 1.200 miglia sottomarine nel tratto del mar Mediterraneo tra Israele e Italia.
L’East med, così è stato ribattezzato l’impianto, sarà utilizzato per trasportare il gas dai giacimenti offshore israeliani sino in Europa e le stime indicano che, quando diverrà operativo, fornirà 12-16 miliardi di metri cubi di gas all’anno.
Il completamento del progetto è previsto per il 2025 e, secondo gli analisti israeliani, il gasdotto aumenterà in modo significativo il potenziale di esportazione di gas naturale di Israele contribuendo a rafforzare la posizione dello stato ebraico come potenza energetica emergente.