La prima base militare americana è stata inaugurata sul suolo israeliano lo scorso 18 settembre all’interno della già esistente Bislach Air Base. Situata nel cuore del Negev, sarà frequentata da decine di cadetti americani che frequenteranno la School of Air Defense.
Già due anni fa fu siglato da entrambe le parti un accordo per l’avvio dei lavori per un’installazione militare americana, consolidando così le volontà reciproche di una strategia di cooperazione militare. La base vuole essere un nuovo simbolo della presenza a stelle e strisce nel Medio Oriente e, per Israele, ribadire il permanente stato di allerta della difesa israeliana verso il nemico di sempre, l’Iran. Proprio con gli Stati Uniti, infatti, Israele ha sviluppato un sistema multistrato di difesa contro gli attacchi di missili a lungo raggio lanciati dall’Iran sulla Striscia di Gaza.
Tuttavia, in Israele, matura sempre più la preoccupazione per il chiaro coinvolgimento dell’Iran nella guerra civile nella confinante Siria ed il timore che lo stato persiano insieme al partito politico libanese Hezbollah possa stabilire una presenza a lungo termine sul confine con lo stesso Israele.
Hezbollah ha sofferto nello stesso conflitto pesanti perdite, la stima si avvicina a più di 1300 morti e più di 5000 feriti, la sua partecipazione, inoltre, ha richiesto ingenti finanziamenti relativi ad armamenti, manutenzione e personale militare. In aggiunta a questo, Hezbollah è stato costretto a schierarsi contro i gruppi sunniti radicali cercando di estendere il campo di battaglia oltre confine, in territorio libanese. Nel Paese dei cedri sono affluiti, dall’inizio della guerra, oltre 1 milione di profughi e l’intera popolazione libanese, che oscilla intorno ai 4,5 milioni di abitanti tra cui 400 mila profughi palestinesi, sta subendo da mesi una forte pressione politica, sociale ed economica.
Lo stesso partito politico da piccola organizzazione terroristica munita di una sua milizia armata è divenuta, ultimamente, un esercito nazionale, a tutti gli effetti. Con il tempo si è dotato di missili a lungo raggio ad alta precisione con testate più grandi di quanto non fossero nel 2006 ed oggi può contare su 100.000 vettori armati, rispetto ai circa 12.000 nel 2006. Il gruppo ha anche ampliato e migliorato la sua dotazione di droni, le difese antiaeree, missili terra-mare, armi anticarro, la capacità di acquisizione di informazioni, così come ha ammodernato i sistemi di comando e controllo. Oltre a tutto ciò, ha acquisito una enorme esperienza sul campo di battaglia, comprensiva sia delle capacità logistiche sia, soprattutto tattiche, schierando i suoi battaglioni in teatri operativi complessi, come la Siria per l’appunto.
L’arrivo di decine di soldati americani presso la Bislach Air Base, unitamente alla sua attività operativa, acquista un grande valore simbolico nell’area, soprattutto nella sua funzione di deterrenza e contrasto contro eventuali incursioni in territorio israeliano.